Coronavirus, mutui: la sospensione anche per gli autonomi

Coronavirus, mutui: la sospensione anche per gli autonomi
di Andrea Bassi
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Lunedì 16 Marzo 2020, 06:51 - Ultimo aggiornamento: 07:17

La sospensione del pagamento dei mutui, da giorni lasciata trapelare dal governo, ci sarà. Con alcuni paletti, ma con maglie più larghe di quanto inizialmente ipotizzato. La sospensione, fino a 18 mesi, potrà essere innanzitutto richiesta dai lavoratori dipendenti che si troveranno in difficoltà a causa del coronavirus. Potranno cioè chiederla coloro che saranno messi in cassa integrazione o avranno riduzioni sensibili dell'orario di lavoro e del reddito. Il meccanismo è quello già esistente del Fondo Gaparrini che prevede la possibilità di sospendere finanziamenti fino a 250 mila euro. Ma a differenza delle attuali regole del Fondo, non ci saranno limiti di Isee per poter chiedere la sospensione del pagamento delle rate. La seconda novità, rilevante, riguarda la possibilità di accedere al Fondo anche per i lavoratori autonomi. Anche per questi ultimi ci sarà una condizione: aver registrato, in un trimestre successivo al 21 febbraio 2020 ovvero nel minor lasso di tempo intercorrente tra la data della domanda e la predetta data, un calo del proprio fatturato, superiore al 33% del fatturato dell'ultimo trimestre 2019 in conseguenza della chiusura o della restrizione della propria attività operata in attuazione delle disposizioni adottate dall'autorità competente per l'emergenza coronavirus.

Coronavirus, il decreto slitta a questa mattina: congedi retribuiti al 50%. Stop versamenti fiscali,100 euro a chi lavora in sede.

LE ALTRE NORME
Arriva anche un fondo di ultima istanza per il reddito. Si tratta di uno stanziamento di 200 milioni di euro che servirà a sostenere chi finirà in estrema difficoltà a causa dell'emergenza del virus. Il fondo è destinato a persone, dipendenti ed autonomi, che già lo scorso anno avevano registrato redditi bassi, inferiori a 10 mila euro.
Un'altra norma riguarderà i percettori del Reddito di cittadinanza. Per due mesi, la presumibile durata dell'emergenza, saranno sospese le cosiddette «condizionalità». Significa che i percettori del sussidio non saranno obbligati a recarsi nei Centri per l'impiego e nemmeno ad accettare i lavori che verranno offerti. Non dovranno nemmeno prestare lavoro sociale nelle amministrazioni pubbliche. Per le famiglie con i figli a casa arrivano congedi speciali retribuiti al 50% fino a 15 giorni o in alternativa un bonus baby sitter da 600 euro che salgono a 1000 euro per medici e tecnici sanitari. Ci sono misure per proteggere gli autisti di scuolabus, i tassisti, i postini. Rimborsi degli spettacoli, sostegno all'editoria. La risposta del governo al probabile crollo del Pil vale anche più di una manovra. Gualtieri ha già annunciato nuovi interventi per spingere i cantieri e dare ristoro a chi sarà danneggiato dall'emergenza.

Congedi. Fino a 15 giorni retribuiti al 50 per cento
genitori lavoratori che hanno figli fino a 12 anni in casa per la chiusura delle scuole potranno ottenere un congedo straordinario fino a 15 giorni retribuito al 50% dello stipendio.<QA0> Il congedo dovrà essere usufruito alternativamente dai genitori.<QA0> Chi ha figli tra i 12 e i 16 anni<QA0> potrà ottenere il congedo ma<QA0> senza retribuzione. In alternativa si potrà scegliere di ottenere<QA0> un voucher baby sitter <QA0> di 600 euro una tantum.

Assistenza. Per due mesi 12 giorni con la legge 104
Chi assiste persone disabili potrà chiedere fino a 24 giorni in più di permesso nei prossimi due mesi grazie alla legge 104 del 1992. I permessi previsti dalla legge 104, che attualmente sono limitati a tre giorni per ogni mese di lavoro, potranno essere aumentati di 12 giorni sia nel mese di marzo che nel mese di aprile. Per questa misura il governo ha previsto uno stanziamento di circa<QA0> 553 milioni di euro.

Bonus. Premio di 100 euro con tetto al reddito a chi resta in sede
Un premio di 100 euro per il mese di marzo 2020 ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che abbiano continuato a lavorare nella sede di lavoro. Il premio spetta a chi guadagna non più di 40 mila euro l’anno ed è esentasse. Viene rapportato ai giorni di lavoro in sede e viene dato in via automatica dal datore di lavoro, se possibile nella busta paga di aprile<QA0> o comunque entro<QA0> il conguaglio di fine anno.

Indennizzi. Aiuto di 600 euro per autonomi, cococo e stagionali
Per tutte le forme di lavoro precario o che non sono coperte da altri ammortizzatori sociali arriverà un contributo una tantum di 600 euro. Lo riceveranno anzitutto le partite Iva, i collaboratori coordinati e continuativi, i lavoratori autonomi, i lavoratori stagionali, quelli impegnati in agricoltura e quelli impiegati nel turismo. Il contributo di 600 euro andrà anche ai lavoratori dello spettacolo con redditi inferiori a 50 mila euro.

Sostegni. Cassa in deroga per 9 settimane
Arrivano quasi 5 miliardi per gli ammortizzatori sociali, concessi per tutti per 9 settimane (entro agosto), per far fronte al Coronavirus. Si prevedono circa 1,3 miliardi per la Cig ordinaria e per trasformare in ordinaria la Cigs (338 milioni). Altri 3,3 miliardi serviranno<QA0> per l’estensione della cassa<QA0> in deroga ai settori attualmente non coperti, compresi<QA0> agricoltura e pesca. Resta<QA0> escluso il lavoro domestico.

Credito. Fino a settembre stop alla revoca dei fidi bancari
Per le piccole e medie imprese arriva una moratoria su prestiti e mutui fino al 30 settembre di quest’anno. I fidi e le aperture di credito non potranno essere revocati fino a quella data. E fino al 30 settembre, si legge nel provvedimento del governo, è sospeso anche il pagamento delle rate dei mutui.<QA0> Le sospensioni saranno garantite dallo Stato attraverso il Fondo centrale di garanzia<QA0> rifinanziato con 1,7 miliardi.

Garanzie. Il Fondo centrale coprirà fino a quota 5 milioni
Il fondo centrale di garanzia coprirà prestiti chiesti dalle imprese fino a 5 milioni. Saranno ammissibili alla garanzia del Fondo finanziamenti a fronte di operazioni di rinegoziazione del debito del soggetto beneficiario, purché il nuovo finanziamento preveda l’erogazione al medesimo soggetto beneficiario di credito aggiuntivo in misura pari ad almeno il 10% dell’importo del debito residuo in essere del finanziamento oggetto di rinegoziazione.

Editoria. Torna l’obbligo degli avvisi legali sui giornali con 5 miliardi
Nella bozza del decreto del governo arrivano una serie di misure a sostegno della stampa in genere e dei quotidiani . Tra queste torna l’obbligo di pubblicazione degli avvisi legali e delle aste giudiziarie sui giornali locali aventi maggiore diffusione nella zona interessata. La pubblicazione su altri mezzi di informazione verrà considerata complementare e non alternativa. Rafforzate le detrazioni sulle inserzioni pubblicitarie.

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