In termini numerici si parla di una flessione che potrebbe arrivare a sfiorare i 20 milioni di passeggeri, corrispondente al decremento di 4-5 miliardi di dollari dei ricavi lordi riferiti all'aviazione commerciale con esclusione del cargo.
Prima dell'emergenza Coronavirus, Icao stimava un incremento del 9% sui collegamenti internazionali con la Cina. Allo stato attuale 70 compagnie aeree hanno cancellato i voli con la Cina e altre 50 hanno ridotto le frequenze. Sul fronte dei viaggi turistici, a patire maggiormente sono Giappone e Thailandia, mete privilegiate dei cinesi, insieme a Sud Corea, Vietnam e Singapore.
Il nostro Paese fa i conti con il movimento turistico cinese, che nel 2019 ha registrato 4,5 milioni di arrivi, cifra che corrisponderà all'ammanco di quest'anno.
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