Fiom Cgil: «Non bastano le mascherine, in fabbrica servono anche i test sierologici». Fincantieri dice di no

Fiom Cgil: «Non bastano le mascherine, in fabbrica servono anche i test sierologici». Fincantieri dice di no
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Lunedì 11 Maggio 2020, 17:45 - Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 11:25
Fincantieri dice no alle richieste dei sindacati di effettuare test sierologici e tamponi su base volontaria ai dipendenti. «Di fronte all'aumento delle presenze in cantiere si devono di conseguenza aumentare i controlli. Siamo consci dei limiti riconosciuti dalla comunità scientifica del sierotest, ma riteniamo che queste indagini, associate alle misure già adottate, possano fornire maggior sicurezza e controllo in questa fase di piena ripresa delle attività» è stata la richiesta di Cgil e Fiom della Spezia per i lavoratori Fincantieri del Muggiano. Purtroppo, scrive il sindacato «l'incontro del comitato di crisi Covid19 tenuto stamani ha visto invece un no su tutta la linea da parte dell'Azienda.
Ci domandiamo se le misure di distanziamento sociale e le mascherine, con l'aumento di maestranze in cantiere, basteranno a tenere sotto controllo eventuali contagi». La Fiom aveva chiesto che le analisi - test e tamponi - venissero fatte su base volontaria nel pieno rispetto della privacy e vietando qualsiasi utilizzo discriminatorio nella attività lavorativa. Fincantieri, che pure è stata una delle aziende che per prima ha adottato i protocolli di sicurezza per tutelare la salute dei lavoratori, non ritiene per il momento di venre incontro alle preoccupazioni dei lavoratori.
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