Coronavirus, slitta il decreto da 40 miliardi mancano ancora le coperture. Ma c'è il bonus da 600 euro

Roberto Gualtieri
di Umberto Mancini e Francesco Malfetano
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Domenica 12 Aprile 2020, 13:53 - Ultimo aggiornamento: 3 Marzo, 01:12

Tutto rinviato. Il decreto da 35-40 miliardi che avrebbe dovuto vedere la luce per Pasqua slitta a dopo il consiglio europeo dei capi di Stato e di governo del 23 aprile. Mancano ancora le coperture, o una parte di esse, e il governo prende tempo per capire se da Bruxelles possano arrivare segnali rassicuranti. Un dato non dà poco visti gli impegni finanziari già presi con il decreto Cura Italia e con il provvedimento ora in cantiere. Proprio sul fronte del Cura Italia il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ha confermato l'arrivo del bonus per gli autonomi da 600 euro per la prossima settimana.

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LE NOVITÀ
Per reddito di emergenza, bonus figli, moratoria sugli affitti e proroga della Cig, tanto per citare le principali misure allo studio, bisognerà invece aspettare. Interventi su cui sta lavorando il Tesoro e che dovrebbero comprendere anche lo sblocco degli investimenti infrastrutturali, mettendo in campo le risorse già disponibili di Anas e Rfi, ovvero circa 10 miliardi. Tanti soldi da spendere entro l'anno. Adesso il piano torna in naftalina ed è la stessa vice ministra dell'Economia, Laura Castelli, a far trapelare la notizia, aggiungendo però che ci saranno provvedimenti nuovi a favore dei Comuni e, ovviamente, l'atteso via libera ai cantieri. Del resto la ministra dei Trasporti, Paola de Micheli, per inserire nel decreto una sorta di corsia preferenziale per avviare le opere, tagliando i tempi della burocrazia sulla scorta del modello Genova, sta lavorando ventre a terra da settimane.

MODELLO GENOVA
La De Micheli oltre all'utilizzo dei commissari ad hoc per sbloccare le opere, vorrebbe introdurre anche delle norme per velocizzare gli appalti, cambiando il codice. Ma al di là dei desiderata, allo studio del Tesoro, sponsorizzati dal ministero del Lavoro, ci sono interventi fino a 15 miliardi di euro per prorogare e rafforzare gli ammortizzatori sociali già previsti nel decreto di marzo. Ad esempio, se passerà questo schema, sarà concesso alle imprese di superare il tetto di 9 settimane di cassa integrazione in deroga (13 nelle regioni Lombardia, Veneto ed Emilia) stabilito in precedenza. Una misura determinante che dovrebbe confermare le medesime modalità di marzo, consentendo alle aziende di andare incontro all'estate senza l'incubo della serrata.

Non solo, nel testo dovrebbe esserci anche il potenziamento dell'indennità di disoccupazione per i contratti a termine. Per il momento però non ci sono ancora cifre né dettagli in merito. Al contrario è quasi certo l'aumento del bonus per partite Iva e autonomi che dai 600 euro stanziati in precedenza arriverà a 800 euro. A confermarlo è stato il viceministro per l'Economia Antonio Misiani, specificando che si chiederà un «minimo di selettività in più». In pratica la platea di riferimento diventerà meno numerosa, probabilmente lasciando accedere solo gli autonomi in grado di certificare un calo del fatturato di almeno il 33%.

La vera novità del testo in arrivo però sarà, sempre se il Tesoro darà il suo ok, il Reddito di emergenza. Il cosiddetto Rem per cui saranno stanziati circa 3 miliardi e che supporterà con almeno 400 euro chi auto-certifica di non avere redditi (compreso quello di Cittadinanza). Il sostegno riguarderà circa 3 milioni di cittadini: colf e badanti, chi usufruisce di ammortizzatori sociali in scadenza e che non possono essere rinnovati, lavoratori a chiamata e tutti coloro che non beneficiano di altri aiuti anti-Covid19. Tra loro anche i lavoratori irregolari, cioè chi lavora in nero, che «di base non dovrebbero esistere, ma non possono essere lasciati soli» ha spiegato la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo.

Non solo dipendenti, autonomi e senza reddito però, la manovra in arrivo aiuterà anche le famiglie della Penisola. Nel testo troverà spazio l'estensione, calibrata sul reddito Isee, a tutti i minori di 14 anni del cosiddetto Bonus bebè. Nella proposta avanzata dalla ministra della Famiglia Elena Bonetti, ci saranno quindi 160 euro per ogni figlio under14 per redditi fino a 7mila euro di Isee, 120 euro tra 7 e i 40mila mentre 80 euro per i redditi superiori. Nel decreto. quando verrà approvato, ci dovrebbe essere anche l'estensione fino a maggio del congedo parentale (al momento prorogato al 13 aprile) e del bonus babysitter che offre ai lavoratori con figli fino a 12 anni un sostegno fino a 600 euro o fino a mille euro per alcune categorie.
 

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