Coronavirus, Confcommercio: nel 2020 crollo consumi per 84 mld, -8% su 2019

Coronavirus, Confcommercio: nel 2020 crollo consumi per 84 mld, -8% su 2019
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Sabato 2 Maggio 2020, 09:34

Nel 2020 un crollo dei consumi per 84 miliardi, -8% sul 2019. In base alle nuove ipotesi di progressiva e graduale riapertura delle attività economiche, e mantenendo la data del primo ottobre come la più realistica per il ritorno a una fase di totale normalità, seppure con l'attivazione di protocolli di sicurezza che modificheranno i comportamenti di famiglie e imprese, si stima per il 2020 un crollo dei consumi pari a quasi 84 miliardi di euro (-8% rispetto al 2019). Una valutazione prudenziale che, non si esclude, potrebbe anche peggiorare. Queste le stime aggiornate dell'Ufficio Studi Confcommercio sugli effetti del lockdown a causa del coronavirus. «Oltre tre quarti della perdita dei consumi - prosegue lo studio dell'associazione - sono concentrati in pochi settori di spesa: vestiario e calzature, automobili e moto, servizi ricreativi e culturali, alberghi, bar e ristoranti. Questi ultimi due, in particolare, sono i comparti che registrano le cadute più pesanti: -48,5% per i servizi di alloggio e -33,3% per bar e ristoranti. Per questi due importanti settori le stime sono molto prudenziali: le cadute potrebbero risultare a consuntivo decisamente più gravi se il ritorno alla 'nuovà normalità sarà particolarmente lento».

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«È evidente - rileva l'associazione - che con un crollo della domanda così pesante la sopravvivenza stessa di questi comparti di attività economica è messa a serio rischio. Molto dipenderà dall'efficacia dei provvedimenti del Governo di sostegno alla produzione e al consumo, sia quelli già adottati sia quelli futuri. La strategia più logica e immediata di sostegno si riassume nella trasformazione delle perdite di reddito del settore privato, causate dalla chiusura forzata per il lockdown, in maggiore debito pubblico. Questo pilastro dei trasferimenti a fondo perduto a famiglie e imprese sembra in via di rafforzamento, e ciò offre qualche speranza per la ripresa», conclude Confcommercio.
 

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