Le big del web dovranno, oltre ad installare filtri che impediscano agli utenti di caricare materiali protetti da copyright, firmare accordi di licenza con artisti, editori, autori e giornalisti per utilizzare il loro lavoro online.
Tra le novità più importanti emerge anche il fatto che gli utenti non rischieranno più sanzioni per aver caricato online del materiale coperto non autorizzato, ma queste verranno riversate alle grandi piattaforme, responsabili del controllo. Inoltre, obbligatori da oggi in poi i meccanismi di reclamo rapidi e gestiti da persone, non da algoritmi, che diano la possibilità di presentare ricorsi contro un'ingiusta eliminazione di un contenuto.
Dall'avvenuta pubblicazione della direttiva sulla Gazzetta Ufficiale, gli Stati membri avranno a disposizione 24 mesi di tempo per rendere attiva la legge nei rispettivi ordinamenti.
Nonostante l'esultanza per il risultato raggiunto di molti paesi europei, l'Italia non è fra questi. Infatti il nostro Paese, insieme a Svezia, Finlandia, Polonia, Olanda e Lussemburgo, ha votato contro. Si sono invece astenuti Slovenia, Estonia e Belgio mentre la Germania ha fatto mettere a verbale un suo protocollo in cui invita la Commissione ad evitare filtri all'upload e censura.
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