Il governo giapponese possiede il 55% delle azioni in circolazione della BOJ, il cui obiettivo non è realizzare profitti: le sue azioni non hanno infatti diritto di voto, pagano dividendi limitati e i volumi sono estremamente bassi perché non possono essere scambiati elettronicamente. Tra le poche banche centrali quotate in borsa ci sono anche quelle di Belgio, Svizzera e Grecia.
"Gli investitori sono alla ricerca di qualsiasi cosa che aumenterà", ha affermato a Reuters Masahiro Ichikawa, chief market strategist di Sumitomo Mitsui DS Asset Management. "La BOJ è diventata un obiettivo perché il volume degli scambi è così basso che è facile far oscillare le azioni", ha spiegato.
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