Si mostra tranquillo - almeno in apparenza - il Ministro che si è ovviamente soffermato sul confronto con Bruxelles, confermando che da qui al 9 luglio, data in cui si riunirà l'Ecofin, l'Italia "cercherà un accordo con la Ue" per evitare la procedure di infrazione per mancata osservanza dei vincoli di bilancio imposti dai Trattati europei ai paesi membri. "Stiamo facendo un negoziato sugli obiettivi di deficit che noi abbiamo, dimostreremo che li raggiungeremo perché ci mettono in posizione di sicurezza", ha detto ai giornalisti.
Il tempo per trattare, però, è poco. Il Consiglio dei ministri economici dell'UE potrebbe, appunto, far scattare la "tagliola" già il 9 luglio e i margini della trattativa sono ridotti. "Servono aggiustamenti considerevoli", e "discuterò con Tria elementi aggiuntivi" per correggere in modo "sostanziale" la traiettoria dei conti pubblici italiani: queste le parole di Valdis Dombrovskis, Vicepresidente della Commissione Ue e Commissario europeo per la stabilità finanziaria che gelano Tria.
Dombrovskis, da sempre "falco" dell'austerity, incalza il Ministro italiano mettendo sul piatto la richiesta che fa arrabbiare i due Vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini: una manovra correttiva, di cui nessuno a Roma vuole sentir parlare.
Il Ministro Tria è poi tornato ieri anche sulla Flat Tax. "Io in passato ero favorevole alla flat tax. Bisogna vedere le compatibilità, ma non sono mai stato contrario alla flat tax" - dice ancora. Si può fare in deficit? "Bisogna vedere quando - risponde - in questo momento gli obiettivi di deficit sono quelli: già un deficit è previsto".
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