E "per intervenire sulla nostra crescita potenziale dobbiamo aver in mente tre are di intervento: occupazione, produttività e dotazione di capitale, dobbiamo migliorare sensibilmente la nostra performance su tutte e tre queste linee", ha detto. Sull'occupazione ci sta "un divario da colmare" agendo su vari fronti tra cui il cuneo fiscale. Le modalità del taglio andranno definite, ma è anche "indispensabile che le imprese crescano di dimensione e si collochino su segmenti di mercato a valore aggiunto più elevato. Nel confronto internazionale le imprese italiane sono relativamente piccole e questo - ha detto il ministro - frena domanda di lavoro qualificato e limita le retribuzioni".
Un altro punto importante è la partecipazione delle donne al lavoro e "il superamento delle diseguaglianze di genere è un aspetto fondamentale del PNRR", ha proseguito. Va anche tenuto presente che la contrazione della popolazione in età lavorativa "è difficilmente compatibile con una crescita sostenuta", e questo richiama a politiche di sostegno alla natalità. Sulla bassa produttività "usciamo da una fase di ristagno, i fattori sono da anni discussi e in parte interni alle imprese, in parte esterni e legati al funzionamento dei mercati in Italia e all'efficienza delle istituzioni". Una questione altrettanto importante è quella degli investimenti e la riforma della PA. Infine, sul terzo punto, la dotazione di capitale servono "riforme che hanno a che fare con le semplificazioni".
Nonostante il Paese abbia molto da fare per rendere la crescita post-pandemia più strutturale nel medio periodo, "le prospettive dell'economia sono positive", ha sottolineato il numero uno del MEF. "Negli ultimi trimestri la dinamica dei consumi è positiva e si vede una dinamica degli investimenti fissi lordi molto accentuata. Quest'anno dovrebbero aumentare circa del 15% e questo vuol dire più che compensare la flessione del 2020 - ha aggiunto - Nelle nostre previsioni la crescita degli investimenti sarà superiore alla crescita del PIL anche nel 2022-24".
Sull'economia "siamo consapevoli che ci sono rischi al ribasso legati all'evoluzione della pandemia e alla domanda mondiale ma anche ai prezzi dell'energia". Il governo "è già intervenuto due volte" ma si valutano "ulteriori misure e ulteriori interventi sui prezzi energia". "Dobbiamo essere pronti ad affrontare l'aumento dei tassi d'interesse che inevitabilmente si determinerà e qui occorre tornare ad avere avanzi primari", ha aggiunto Franco, il quale ha comunque ribadito che "l'intonazione resterà espansiva fino a quando il PIL non avrà recuperato la caduta, ma anche la mancata crescita e noi pensiamo che queste condizioni saranno soddisfatte dal 2024 in avanti".
Sul fronte fiscale il ministro dell'Economia ha detto che in Italia "il cuneo fiscale è molto ampio" e nella prossima manovra per il taglio delle tasse "abbiamo portato le risorse disponibili a 8 miliardi annui". Franco, ha aggiunto che "le modalità di attuazione di questo taglio verranno definite nelle prossime settimane". Per Franco "è importante che governo e Parlamento lavorino insieme".
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