Manovra, rimborsi fino a mille euro per chi paga con carta e bancomat

Manovra, rimborsi fino a mille euro per chi paga con carta e bancomat
di Luca Cifoni
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Venerdì 8 Novembre 2019, 09:34 - Ultimo aggiornamento: 15:15

Nel 2020 il governo si prepara ad incrementare il deficit di circa 16 miliardi rispetto all'andamento tendenziale, con l'obiettivo di avere una manovra non restrittiva ed anzi leggermente espansiva. Ma questa scelta, che prefigura anche una violazione pur se contenuta delle regole europee, non basta a dare una significativa spinta alla crescita, per il semplice motivo che la gran parte delle risorse, sia quelle virtuali sia quelle effettivamente rese disponibili con nuove misure è assorbito dalla cancellazione degli aumenti dell'Iva.

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I MARGINI
In questo quadro in cui i margini di manovra sono ristrettissimi, gli strumenti per spingere un po' la debole crescita si limitano alla riduzione del cuneo fiscale sui lavoratori dipendenti, che dovrebbe dare ossigeno alla spesa delle famiglie. Un altro canale, nelle previsioni del governo, sarebbe quello degli investimenti pubblici, che per la verità hanno iniziato a sbloccarsi un po' già da quest'anno, soprattutto a livello locale. Anche il ministro Gualtieri sa che di più non si può fare. In Parlamento lo sforzo della maggioranza sarà per attutire l'effetto di alcune delle misure inserite nel disegno di legge di Bilancio, dalla tassa sulla plastica all'incremento di quella sulle auto aziendali. Ma lo sfilacciamento del clima politico - che inizia ad avere qualche effetto anche sul mercato del debito pubblico - certo non aiuta. Intanto ieri al Senato è iniziata la definizione del percorso procedurale della manovra: il termine per la presentazione degli emendamenti al disegno di legge in commissione Bilancio è stato fissato per sabato 16 novembre alle 15. I relatori sono la senatrice del M5S Rossella Accoto e il senatore del Pd Dario Stefano. Il decreto fiscale ha invece iniziato il proprio iter alla Camera.

LA SINTONIA
In questo contesto l'esecutivo cerca una sintonia con il Paese su alcune misure, come quelle che dovrebbero accompagnare il passaggio verso un sistema dei pagamenti più tracciabile e meno legato al contante. Ieri è tornato su questo punto il presidente del Consiglio Conte, con qualche anticipazione sul meccanismo del cashback attraverso il quale dovrebbe essere premiato, ma di fatto solo a partire dal 2021, coloro che effettuano acquisti con carte di credito o bancomat. Conte ha spiegato che l'entità della somma che i cittadini potranno recuperare varierà in base al valore degli acquisti: si parla di un livello medio di 200 euro l'anno che potrebbe arrivare però anche al di sopra dei 1.000 per coloro che sono stati molto attivi.

A proposito del decreto fiscale, ieri a Montecitorio sono proseguite le audizioni. Ieri è toccato anche alla Guardia di Finanza: secondo le Fiamme Gialle risulteranno particolarmente utili le norme sulle indebite compensazioni. In proposito i militari hanno fornito alcuni dati: tra la Lombardia e l'Emilia Romagna nel 2018 sono stati individuati 186 milioni per indebite compensazioni e 155 milioni di evasioni Iva. Sono state valutate positivamente anche la memorizzazione delle fatture elettroniche per 8 anni e l'aumento delle pene detentive per le condotte fraudolente. L'aumento della pena massima da 6 a 8 anni si accompagna all'allungamento dei termini di prescrizione, che sarebbero estesi di un terzo: dunque si aggiungerebbero altri 2 anni e mezzo circa che darebbero alla Guardia di Finanza un periodo di quasi 11 anni per svolgere le proprie indagini.

 

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