Nel 2021 i consumi delle famiglie italiane dovrebbero salire del 4,9% recuperando in parte il crollo del 10% registrato nel 2020. È quanto emerge da due indagini realizzate dall'Ufficio studi Coop e da Coop-Nomisma, secondo cui la ripresa dei consumi si concentra su casa (un italiano su 5 pensa ad acquisti nel settore della domotica e 4 su 10 a ristrutturazioni ed efficientamento energetico), salute e digital, mentre caleranno le spese per trasporti, abbigliamento, calzature e abbonamenti (per esempio alla pay tv).
Per quanto riguarda i generi alimentari, il 71% prevede spese stabili e il 15% intende risparmiare.
Per la Gdo (Grande distribuzione organizzata) dopo un 2020 positivo (+8% nella settimana di Natale, +4,2% nell'anno e un rialzo superiore al 5% includendo l'e-commerce, che ha segnato un +140%) le stime per l'anno appena iniziato sono negative: con il graduale esaurirsi della emergenza sanitaria si attende una flessione del fatturato della rete fisica della grande distribuzione del 2,6% (-1,6% se si considera anche l'e-commerce), con un andamento in controtendenza per discount (+1,8%) e specialisti drug (+2,9%). In maggiore difficoltà certamente il Sud, mentre sarà meno pronunciata la perdita delle regioni settentrionali anche grazie alla forte ulteriore crescita dell'e-commerce che si concentra proprio in quei territori.
Più in generale gli italiani sono scettici sulla ripresa economica ma sperano in un allentamento dell'emergenza sanitaria, anche grazie all'arrivo dei vaccini per il Covid-19.