Consumi, Confesercenti: "Italia spaccata. Aumenta divario tra nord e sud"

Consumi, Confesercenti: "Italia spaccata. Aumenta divario tra nord e sud"
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Lunedì 27 Maggio 2019, 13:30
(Teleborsa) - Un'Italia che va a due velocità, divisa tra un nord che resiste e un centro-sud che, pur con alcune eccezioni, tira ancora la cinghia. Il quadro tracciato dal Rapporto dell'Ufficio economico Confesercenti sui consumi delle famiglie nelle regioni italiane descrive "un Paese sempre più diseguale, con divari sempre più eclatanti".

Nel 2018 – secondo lo studio – le famiglie lombarde hanno speso in media 33.621 euro, ben 14mila in più di quelle calabresi. La regione più in sofferenza è la Calabria dove la spesa media delle famiglie si attesta a 19.911 euro l'anno, quasi 5.800 euro in meno della media nazionale (28.251).

Secondo Confesercenti, tuttavia, è tutto il sud a mostrare, consistentemente, budget familiari più ristretti del nord. Dopo la Calabria, nella classifica delle regioni con più bassi consumi ci sono la Sicilia (spesa media di 21.404 euro per nucleo familiare) e la Basilicata (22.317 euro). Sotto i livelli nazionali anche Campania (23.188 euro), Molise (23.250 euro), Abruzzo (23.704), Puglia e Sardegna (entrambe a 23.524 euro).

Nell'Italia centrale in due regioni su quattro (Marche e Umbria), la spesa delle famiglie è di circa 2mila euro inferiore alla media nazionale. Consumi più alti nel Lazio (29.790 euro all'anno) e soprattutto in Toscana che, con 31.543 euro l'anno di spesa media, è al quarto posto tra le regioni più alto-spendenti d'Italia.

Ai primi posti – evidenzia la ricerca di Confesercenti – vi sono tutte le regioni del nord: Emilia-Romagna (32.590 euro di spesa annuale), Trentino-Alto Adige (33.614) e Lombardia, che con 33.621 si conferma la regione più dinamica d'Italia. Unica eccezione, al nord, è la Liguria dove la spesa media si è fermata a 26.992 euro, circa 1300 euro in meno della media italiana.







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