Confcommercio: la silver economy ha una ricaduta sull'economia reale

Carlo Sangalli presidente di Confcommercio
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Venerdì 7 Febbraio 2020, 15:04
Gli over 65 spendono in media cinque miliardi per viaggi e vacanze. Sono circa 14 milioni in Italia e sono cresciuti di oltre mezzo milione dal 2015 a oggi. Sono generalmente benestanti con una ricchezza media più alta del 13,5% di quella degli italiani. È questo il valore della «silver economy»in Italia.  A fare il punto è la Confcommercio in un convegno a Genova. 

Nel 2018 i consumi di questa fascia di popolazione per viaggi e vacanze hanno superato i 4,9 miliardi di euro (con un incremento del 38,9% sul 2014-2018), di cui 2,2 miliardi destinati a vacanze con soggiorni di 2-3 notti e 2,6 miliardi per vacanze di 4 o più notti (dati Censis). Ma l'over 65 è comunque un turista attento e informato, in grado di vagliare, autonomamente, tra le molteplici proposte, la vacanza più adatta a lui. Presta attenzione al prezzo finale del pacchetto turistico, ma tiene conto anche della sua qualità e della sua sicurezza, verifica se ci sono valori aggiunti e controlla l'affidabilità del tour operator. Naturalmente non tutti gli over 65 si affidano al web. Molti, soprattutto coloro che hanno un'età che va oltre i 70-75 anni, si rivolgono alla propria agenzia turistica di fiducia.

«Quello della silver economy è un tema non solo sociale, è invece fortemente economico, nel senso che ha una ricaduta sull'economia reale e diffusa in ogni angolo del Paese», ha commentato il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli durante il convegno. E ha spiegato che «Da un lato l'innalzamento della popolazione è prima di tutto un tema di sostenibilità economica del sistema Paese». Ma il tema «riguarda una parte crescente della popolazione, una maggioranza relativà della società italiana, che a volte è silenziosa è talvolta considerata un semplice parcheggio». Secondo il presidente di Confcommercio bisogna dare «alla popolazione agèe spazi di partecipazione attiva alla società, la possibilità e la convenienza nell'impiego, da quello sociale a quello lavorativo, fino al sostegno spesso indispensabile nella cura verso la
famiglia». 
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