Confcommercio: frena economia, corre inflazione

Confcommercio: frena economia, corre inflazione
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Venerdì 21 Gennaio 2022, 10:45
(Teleborsa) - Continua la frenata dell'economia italiana, in scia al "ritorno prepotente della pandemia e alla crescita continua dell'inflazione che ha ridotto il potere d'acquisto delle famiglie". Questa l'analisi dell'Ufficio Studi di Confcommercio nella congiuntura mensile.



Secondo il direttore dell'Ufficio Studi, Mariano Bella, "seppure meno stringenti rispetto alle fasi precedenti della pandemia, i più recenti vincoli alla mobilità e alla socialità sono destinati, comunque, a produrre un ridimensionamento nelle prospettive di crescita, anche per l'impatto negativo in termini di aspettative degli operatori". Scenario che sembra destinato a durare almeno fino alla tarda primavera mettendo sempre più a rischio la ripresa della domanda delle famiglie, soprattutto per quei beni e servizi non obbligati che sono stati i più penalizzati nell'ultimo biennio.

In dettaglio, a novembre 2021 la produzione industriale ha mostrato, dopo un trimestre di sostanziale stasi, un deciso recupero (+1,9% mensile). Il confronto su base annua evidenzia una variazione del 6,2%. Nello stesso mese l'occupazione ha consolidato la tendenza al recupero(0,3% su ottobre), un andamento che ha permesso di tornare ad un livello superiore ai 23 milioni di lavoratori. L'inizio di una fase più complessa ha solo attenuato, a dicembre, la tendenza al recupero del sentiment degli imprenditori del commercio al dettaglio(0,6% su novembre). Il quadro di riferimento ha subito un rapido deterioramento a partire dalla seconda parte di dicembre, determinando una riduzione del PIL a gennaio 2022 del 2% su dicembre. Nel confronto annuo la variazione si attesterebbe al 4,4%.

Nell'ultimo mese dell'anno, l'Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) segnala un incremento, su base annua, del 9,1%, in rallentamento rispetto a novembre

Preoccupa la fiammata dell'inflazione. "Se già a dicembre l'andamento dell'inflazione aveva fatto segnare aumenti preoccupanti per l'impatto sulla crescita e sui consumi, la stima dell'Ufficio Studi per il mese di gennaio 2022 è di un aumento dell'1,5% su base mensile (che non si registrava dagli anni ottanta) e del 4,7% su base annua. Seppure guidato dagli ingenti incrementi autorizzati per gli energetici regolamentati, cominciano a manifestarsi con sempre maggiore evidenza su altri segmenti di consumo le pressioni indotte dai costi della materie prime e dell'energia.

"Questi elementi - sottolinea l'Ufficio Studi - necessariamente consolidano le preoccupazioni riguardo alla durata del fenomeno, all'impatto sulle decisioni di acquisto delle famiglie e, quindi all'intensità della ripresa nel 2022".






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