Confcommercio taglia le stime di crescita. Sangalli: agire per disinnescare rialzo Iva

Il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli
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Venerdì 22 Marzo 2019, 12:00 - Ultimo aggiornamento: 15:52
La crescita italiana subirà un rallentamento nel 2019. Anche la Confcommercio taglia le stime di espansione del pil allo 0,3%, rispetto al +1% indicato lo scorso ottobre. Nel 2020 è attesa invece una crescita dello 0,5%.

Le nuove previsioni dell'ufficio studi della Confcommercio sono state presentate in occasione del forum annuale dell'associazione dei commercainti a Cernobbio. Riviste al ribasso anche le stime 2019 per i consumi: a +0,3% dal precedente +0,8% e per gli investimenti: a +0,3% da +1,2%. L'ufficio studi avverte, poi, che, se dovessero scattare nel 2020 gli aumenti Iva sono previsti 382 euro di maggiori tasse a testa, mediamente 889 euro a famiglia.

Oltre a una «manutenzione straordinaria dell'Unione Europea» il presidente della Confcommercio Carlo Sangalli si rivolge al Governo e chiede di «agire subito rafforzando la nostra posizione nei confronti della Commissione europea che verrà dopo il voto del 26 maggio». A suo avviso «c'è l'esigenza, a partire dal prossimo Def, di un percorso rigoroso per disinnescare il rischio di un aggravio per il prelievo Iva per circa 52 miliardi nel biennio 2020/2021.

Il totale disinnesco dell'aumento dell'Iva per il 2020 vale 23,1 miliardi di euro e comporta 382 euro di maggiori tributi a persona. Lo prevede l'Ufficio Studi della Confcommercio che indica un aumento dell'imposta medio di 889 euro a nucleo famigliare.

La Confcommercio infine taglia anche le stime sulla crescita dell'occupazione allo 0,1% a 34.500 unità. Il dato che lo scorso ottobre era previsto in crescita dello 0,35% a 90mila unità segnerà un progresso dello 0,4% a 102.100 unità nel 2020. Secondo l'ufficio studi dell'associazione nel 2018 l'occupazione italiana è cresciuta dello 0,9% a 192.600 unità.

 
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