È quanto emerge in una previsione di Confcommercio, l'associazione che rappresenta i commercianti, la quale evidenzia una "situazione di debolezza" che porta a stimare per il mese di gennaio una "variazione congiunturale nulla del PIL mensile", mentre si rileverebbe "una crescita dello 0,4% rispetto allo stesso mese del 2018".
L'ultimo quarto dell'anno appena concluso è stato caratterizzato da buona tenuta dei consumi, dovuta principalmente a due fattori. Il primo è quello della mobilità ad ottobre, area in cui i beni e i servizi lievitano come rimbalzo congiunturale su settembre, sostenendo, così, tutto l'ultimo bimestre dello scorso anno. Il secondo fattore, invece, è legato al marketing sulle dinamiche di prezzo, fortemente contenuto nell'intervallo esaminato.
Confcommercio sottolinea quindi che l'attività del comparto produttivo e della distribuzione si traduce, pertanto, in un "sostegno alla propensione al consumo, anche come risposta a un quadro macroeconomico fortemente debilitato alla cui precaria salute non ha giovato l'incerto procedere della legge di bilancio". Ciò ha scongiurato momentaneamente la recessione tecnica.
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