Nell'agenda della Casa Bianca c'è un atteso intervento che dovrebbe riguardare l'accordo per l'esportazione in Europa di 35 mila tonnellate di carne bovina americana. Una iniziativa che potrebbe scongiurare. Nella black list ad essere maggiormente colpiti sono nell'ordine la Francia, l'Italia e la Germania. Il settore agroalimentare, moda, metalli e cosmetica faranno pagare all'Italia il conto più salato dei tre paesi. In gioco ci sono settori di punta dell'agroalimentare nazionale in USA, come il vino che ha un valore di esportazioni di 1,5 miliardi di euro ed è il prodotto maggiormente colpito, l'olio d'oliva le cui esportazioni sono state pari a 436 milioni, la pasta con 305 milioni e formaggi, con 273 milioni.
La denuncia di Coldiretti è verso la mossa protezionista alla lobby del falso Made in Italy alimentare che, solo in USA, fattura 23 miliardi di euro, con l'imitazione che colpisce i salumi e i formaggi, presenti nella "black list" a stelle e strisce. In termini quantitativi c'è la mozzarella con 1,89 miliardi di chili all'anno, seguita dal Parmesan con 204 milioni di chili e dal Romano con 26 milioni di chili. In realtà solo l'1% in quantità dei formaggi di tipo italiano consumati ha un legame con la realtà produttiva tricolore mentre il resto è realizzato sul suolo americano.
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