Porto di Civitavecchia e di Fiumicino: 195 miliondi di finanziamenti dalla Bei

Una banchina del porto di Civitavecchia
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Giovedì 29 Novembre 2018, 15:23 - Ultimo aggiornamento: 16:58
Investimenti in arrivo per l'ampliamento del porto di Civitavecchia e per la costruzione di un nuovo porto commerciale a Fiumicino. I finanziamenti di 195 milioni di euro sono stati approvati dalla Bei (Banca europea per gli investimenti). 

La prima tranche di 50 milioni è stata firmata questa mattina dal vicepresidente della Bei, Dario Scannapieco, e dal presidente dell'Autorità di sistema portuale Francesco Maria di Majo.

Il nuovo porto di Fiumicino sarà destinato ai traghetti passeggeri e merci, alle navi da crociera e all'attività di pesca. Invece, nel porto di Civitavecchia, le opere riguarderanno il prolungamento della diga, lo sviluppo di un nuovo bacino e di un piazzale parcheggio di 15 ettari e una strada di accesso al lato nord.

Grimaldi Studio Legale, con un team coordinato dal Managing Partner Francesco Sciaudone e composto da Maria Chiara Cieri, per i profili di diritto finanziario, e da Daniela Fioretti, per i profili di diritto amministrativo, ha assistito l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro – Settentrionale nell’operazione. Il finanziamento, spiega un comunicato, consentirà all’Autorità di Sistema Portuale di portare a termine gran parte delle opere previste nei piani regolatori portuali di Civitavecchia e Fiumicino con ampliamento del Porto di Civitavecchia e creazione di un nuovo scalo a Fiumicino.
 
Scannapieco e di Majo hanno segnalato la rilevanza dell’operazione in un settore chiave per l’economia del Paese e l’importanza enorme di tale finanziamento per i porti di Roma e del Lazio, «per compiere il salto di qualità nel panorama dello shipping mondiale; e ciò ricordando che la capitale d’Italia e le aree circostanti rappresentano il secondo bacino per consumi a livello nazionale e il quinto a livello europeo, non potendosi prescindere dalla presenza di porti attrezzati che potranno soddisfare le esigenze commerciali, industriali e turistiche del territorio».

 
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