L'utile netto è aumentato del 48% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, grazie a un minor costo del credito, parzialmente compensato da minori ricavi e maggiori spese. Le entrate dell'investment banking sono aumentate del 39% a 1,9 miliardi di dollari, contribuendo a compensare un calo del 16% delle entrate a reddito fisso rispetto all'anno precedente, quando c'era una volatilità senza precedenti nei mercati.
"Nel complesso, sono abbastanza soddisfatto dei 4,6 miliardi di profitti, dato l'ambiente in cui operiamo - ha detto il CEO Jane Fraser - Anche se abbiamo molto lavoro da fare, stiamo ottenendo risultati dagli investimenti che abbiamo fatto e vedendo sia la forza che la durata del nostro franchise".
I profitti della banca sono stati sostenuti dalla sua decisione di rilasciare riserve per 1,16 miliardi di dollari (un anno fa Citigroup aveva aggiunto 436 milioni di dollari alle sue riserve). I ricavi sono diminuiti dell'1% anche a causa della perdita ante imposte di circa 680 milioni di dollari relativa alla vendita del business consumer australiano (che era incluso nella divisione Global Consumer Banking). Escludendo tale perdita, i ricavi sono aumentati del 3%, in gran parte trainati dalla crescita della divisione Institutional Clients.
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