Nonostante il gigante asiatico abbia visto il surplus commerciale toccare i 44,7 milliardi di dollari contro i 35 milliardi di ottobre, la relativa debolezza della crescita delle esportazioni conferma una congiuntura non più così favorevole per la seconda economia mondiale. Se alla base vi è la concorrenza sleale degli Stati Uniti, lo scorso primo dicembre il Presidente Xi Jinping ha accordato una tregua con il suo omologo americano Donald Trump. L'amministrazione americana ha, infatti, sospeso i dazi doganali del 25% sui 200 miliardi di dollari di prodotti cinesi importati, riportando le tariffe al 10%.
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