Chiara Ferragni fa pubblicità per Tod's, non è più consigliere indipendente: ecco cosa è successo

La nomina di Ferragni era stata accolta dalla Borsa con un balzo del 14% a 32,7 euro

Chiara Ferragni
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Giovedì 8 Settembre 2022, 12:26 - Ultimo aggiornamento: 9 Settembre, 20:22

Chiara Ferragni non è più consigliere indipendente di Tod's, il gruppo della famiglia di Diego Della Valle che controlla marchi come Hogan e Fay e che sta per abbandonare Piazza Affari. L'influencer era entrata nel consiglio di amministrazione della società lo scorso 9 aprile e Della Valle aveva motivato la chiamata sottolineando la sua «conoscenza» del mondo dei ragazzi e la necessità di «dialogare con le nuove generazioni». Ferragni ha siglato infatti nelle scorse settimane alcuni contratti pubblicitari con Tod's, e ne potrebbe firmare altri in futuro, e ha perso quindi i requisiti di indipendenza, anche se resterà nel cda.

La nota di Tod's

Le notizie pubblicate da alcuni organi di stampa in merito all’uscita di Chiara Ferragni dal Consiglio di Amministrazione di Tod’s sono prive di ogni fondamento.

Come chiaramente indicato nel comunicato stampa di ieri, Chiara Ferragni ha semplicemente cambiato la qualifica di Amministratore indipendente, ma rimane a tutti gli effetti membro del Consiglio di Amministrazione di Tod’s. Commenta Diego Della Valle: «Che Chiara sia membro del CdA di Tod’s per me era ed è un grandissimo piacere».

L'annuncio della società

Il consiglio di amministrazione di Tod's, si legge in una nota, «ha preso atto della dichiarazione resa dal consigliere Chiara Ferragni in ordine al venire meno, in capo alla stessa, dei requisiti per poter essere qualificata indipendente ai sensi dell’art. 148 del TUF e dell’art. 2, Raccomandazione 7 del Codice di Corporate Governance, in ragione di una prestazione occasionale di servizi pubblicitari a favore della Società - resa previo parere del Comitato Opc -, e non potendosi aprioristicamente escludere che, in futuro, si presentino altre opportunità di collaborazione. Il consiglio di amministrazione - prosegue la nota - ha conseguentemente effettuato le verifiche di propria competenza, e appurato il venir meno del requisito di indipendenza in capo a Chiara Ferragni, la quale non è membro di alcun comitato endoconsiliare». 

La precisazione

L'azienda, con un altro comunicato, ha poi ribadito che «Chiara Ferragni ha semplicemente cambiato la qualifica di
amministratore indipendente, ma rimane a tutti gli effetti membro del consiglio di amministrazione di Tod's». Diego Della Valle, presidente e amministratore delegato di Tod's, ha aggiunto: «Che Chiara sia membro del cda di Tod's per me era ed è un grandissimo piacere».

Il titolo e la decisione di ritirare il gruppo dalla Borsa

La nomina di Ferragni era stata accolta dalla Borsa con un balzo del 14% a 32,7 euro. Il titolo per alcuni mesi aveva continuato a salire raddoppiando praticamente il valore fino a un picco di 63 euro a giugno. Poi la leenta discesa e nelle settimane scorse la decisione del gruppo di ritirare il titolo da Piazza Affari con una offerta di 40 eeuro per azione.

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I risultati del semestre

Intanto nel primo semestre dell'anno il gruppo Tod's ha registrato un risultato positivo per 0,8 milioni, che si confronta con una perdita di 20,7 milioni del primo semestre 2021. I ricavi salgono invece a 467,5 milioni, in crescita del 17,4% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

«I ricavi del gruppo hanno registrato una crescita del 17,4% nel primo semestre del 2022 e sono tornati a valori superiori a quelli del 2019 - ha commentato Della Valle -. Grazie all’andamento dei ricavi, il semestre ha registrato un miglioramento anche nella redditività operativa. Siamo soddisfatti di questi risultati, che confermano l’apprezzamento per l’eccellente reputazione dei nostri marchi e per l’alta qualità dei nostri prodotti. Peraltro, guardiamo con attenzione l’andamento dei mercati internazionali, attualmente difficili e ricchi di incognite, sia sotto il profilo economico che geo-politico. Prestiamo, quindi, la massima attenzione all’evoluzione dei costi legati all’energia, alla logistica e alle materie prime. Riteniamo altresì - ha concluso Della Valle - prioritari la razionalizzazione e l’efficientamento della rete distributiva e lo sviluppo del canale omnichannel, con l’obiettivo di una crescita dei fatturati like-for-like e a più alto margine».

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