Cementir, in nove mesi profitti netti raddoppiati: 138,8 milioni di utile nonostante l'effetto Turchie ed Egitto

Cementir, in nove mesi profitti netti raddoppiati: 138,8 milioni di utile nonostante l'effetto Turchie ed Egitto
di Roberta Amoruso
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Venerdì 9 Novembre 2018, 09:02
Si chiudono con utili ante imposte doppi i primi nove mesi dell'anno di Cementir Holding. La società del gruppo Caltagirone ha fotografato profitti pari a 138,8 milioni, rispetto ai 66,9 milioni dello stesso periodo del 2017. In forte calo, invece, l'indebitamento finanziario netto sceso a 339,6 milioni, dai 536,6 milioni di dicembre 2017. Mentre i ricavi sono stati fotografati in crescita da 852 a 893,1 milioni con il margine operativo lordo che migliora, sempre nei nove mesi, da 154,9 a 163 milioni. Nel periodo considerato, ha spiegato il presidente e ad Francesco Caltagirone Jr, il gruppo «ha beneficiato del contributo degli Stati Uniti per 12,3 milioni e del miglioramento in Belgio e Cina». Ma ha risentito nello stesso tempo «del peggioramento dei risultati in Egitto per il coprifuoco introdotto nel mese di febbraio e del conseguente fermo di tutte le attività di trasporto fino al mese di maggio». In Norvegia si sono fatti sentire, invece, gli effetti del maltempo nel primo trimestre. Mentre in Turchia, Cementir Holding ha risentito del «conclamarsi della crisi economica e valutaria nel mese di agosto», ha concluso Caltagirone Jr. Così si spiega anche l'effetto cambi sui ricavi del gruppo, che ha pesato per 64,8 milioni, scrive la società. A cambi costanti, il fatturato dei primi nove mesi sarebbe stato, infatti, pari a 957,9 milioni, superiore del 12% rispetto allo stesso periodo del 2017. Per quanto riguarda invece la riduzione dell'indebitamento di 197 milioni dall'inizio del 2018, essa è attribuibile principalmente all'incasso di 315 milioni per la cessione di Cementir Italia, parzialmente assorbita dal pagamento dell'acquisizione del 38,75% di Lehigh White Cement Co.

LE PROSPETTIVE
Una premessa è necessaria per meglio comprendere i risultati approvati ieri dal cda. Nei conti del periodo gennaio-settembre, ricordato ancora la società in una nota, non sono più consolidati i risultati delle attività industriali in Italia - sono infatti state cedute - mentre le attività di recente acquisizione negli Usa vengono consolidate integralmente dal secondo trimestre 2018». La società spiega che «nei nove mesi ha conseguito risultati complessivamente in linea con le aspettative del management». Nel dettaglio, «i minori risultati in Egitto e in Turchia e l'incremento dei prezzi dei combustibili sono stati in parte compensati dal miglior andamento del Belgio, della Cina e Stati Uniti». Di qui lo sguardo sul futuro. Mentre è confermato l'obiettivo di ridurre l'indebitamento a 260 milioni per fine anno, il gruppo «stima una riduzione nella misura del 2% in relazione al margine operativo lordo rispetto all'obiettivo indicato ad inizio anno per il 2018». Il Mol è dunque atteso a circa 230 milioni.
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