Nel dettaglio le due Compagnie hanno risposto, da account creati ad hoc, ai commenti sessisti degli utenti sui profili social di donne, invitando gli autori del cat-calling a cliccare su un link "esca". Gli aggressori verbali sono atterrati su un sito informativo sul cat- calling e sulle leggi contro questa molestia esistenti gia` in altri Paesi. Il risultato è che centinaia di commenti sono stati rimossi spontaneamente dagli stessi utenti. Un'iniziativa nata sulla scia della campagna #TheWomensProtection, avviata da Zurich Italia nel 2019. In quel caso, con il contributo diretto dei dipendenti, attraverso segnalazioni contro commenti violenti nei confronti delle donne sono stati rimossi migliaia di commenti sessisti online.
Per far si` che il cat-calling venga considerato un reato anche in Italia (lo e` gia` in Francia, Portogallo, Belgio, Finlandia), Zurich e Zurich Connect prouovono, inoltre, la petizione online lanciata da WannaBeSafeItalia.
"Zurich agisce da anni contro la violenza sulle donne promuovendo anche al suo interno iniziative di sensibilizzazione e sostegno. Da 4 anni – afferma Federica Troya, head of HR and Services di Zurich Italia – aderiamo al Progetto Libellula, un network di aziende unite contro la violenza sulle donne e la discriminazione di genere. Inoltre, abbiamo attivato internamente un numero verde dedicato al supporto psicologico per le donne vittime di violenza".
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