I negozianti della Capitale li chiamano già clienti Cashback. E sono i primi che ieri mattina, a caccia di sconti e regali di Natale, si sono presentati alle casse. Anche se per avere il bonus previsto per chi paga con carte - un rimborso del 10% della spesa fino a un massimo di 150 euro nel mese di dicembre - la strada è ancora in salita.
L'applicazione Io della pubblica amministrazione, a cui è necessario registrarsi per accedere agli sconti, è andata in tilt per troppi accessi - il numero totale dei download ha sfiorato i 7,6 milioni con picchi di 14mila operazioni al secondo - e in tanti non sono riusciti a registrarsi.
Ma anche per gli stessi negozianti il Cashback sta creando non poche difficoltà. Il problema più frequente? Non riuscire a inserire nuove carte di credito o bancomat. «Al momento del pagamento i clienti non riuscivano ad accedere», confermano i responsabili di boutique e botteghe di via Nazionale nel centro di Roma: «Anche il sistema - segnalano - è stato rallentato per tutta la mattinata. Alla fine hanno pagato senza accedere all'app, non c'era altra soluzione». Molti invece i negozianti che non erano pronti alla novità perché, spiegano, «non c'è stato il tempo di seguire l'aggiornamento». Mentre altri, per agevolare gli acquisti e in aperta concorrenza con l'incentivo, hanno offerto sconti al 15% sulla merce.
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Il bonus
Con i conti appesi a un filo, dopo mesi di lavoro a singhiozzo a causa della pandemia, la speranza dei commercianti ora è che il nuovo sistema porti ossigeno alle casse delle attività. A via Cola di Rienzo una prima, piccola ripresa, si è già registrata: «Molti clienti mi hanno confermato che hanno approfittato di questa opportunità e hanno speso più di quanto previsto», dice il titolare di un negozio di abbigliamento che precisa: «Le prossime settimane saranno decisive per capire se il sistema può funzionare realmente». Lo stesso a via del Governo Vecchio: «Più di un cliente mi ha confermato di aver scaricato l'app per poter acquistare più regali, speriamo che possa aiutarci». Ma i tempi per un primo bilancio sono ancora lunghi: «Per capire quanto il rimborso sia stato efficace e abbia incentivato gli acquisti bisogna attendere - dice Valter Giammaria, presidente della Confesercenti - come prima giornata ci sono stati molti problemi. È chiaro, accogliamo ogni iniziativa che possa aiutare le attività commerciali a riprendersi da questo anno terribile». Secondo i dati raccolti a Roma sono stati 5mila i negozi già falliti tra i quartieri di San Giovanni, Prati, Parioli fino all'Esquilino. Una crisi senza fondo: «Per i nostri clienti speriamo che nei prossimi giorni venga messa a punto la piattaforma. Ho ricevuto molte segnalazioni - aggiunge - e invece l'obiettivo è semplificare il più possibile le attività di commercio e vendita». Le prossime settimane, proprio a ridosso delle festività natalizie, saranno quindi determinanti per i clienti Cashback e per le attività commerciali.
flaminia.savelli@ilmessaggero.it