Cashback, caccia agli acquisti nei negozi con la carta ma il rimborso è un miraggio

Cashback, caccia agli acquisti nei negozi con la carta ma il rimborso è un miraggio
di Flaminia Savelli
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Mercoledì 9 Dicembre 2020, 07:52 - Ultimo aggiornamento: 22:54

I negozianti della Capitale li chiamano già clienti Cashback. E sono i primi che ieri mattina, a caccia di sconti e regali di Natale, si sono presentati alle casse. Anche se per avere il bonus previsto per chi paga con carte - un rimborso del 10% della spesa fino a un massimo di 150 euro nel mese di dicembre - la strada è ancora in salita.

L'applicazione Io della pubblica amministrazione, a cui è necessario registrarsi per accedere agli sconti, è andata in tilt per troppi accessi - il numero totale dei download ha sfiorato i 7,6 milioni con picchi di 14mila operazioni al secondo - e in tanti non sono riusciti a registrarsi.

Alcuni negozianti erano però preparati e dunque si sono organizzati con la merce in sospeso. In sostanza, quanto scelto dal cliente resta in magazzino fino allo sblocco dell'applicazione. Ci hanno pensato gli esercenti di viale Marconi, una delle strade dello shopping romano: «Nei giorni scorsi - racconta il titolare di un maxi store di articoli sportivi - ho saputo dei problemi sull'applicazione e quindi, a chi me lo ha chiesto ho dato la possibilità di tenere gli acquisti in sospeso fino allo sblocco del sistema».

Ma anche per gli stessi negozianti il Cashback sta creando non poche difficoltà. Il problema più frequente? Non riuscire a inserire nuove carte di credito o bancomat. «Al momento del pagamento i clienti non riuscivano ad accedere», confermano i responsabili di boutique e botteghe di via Nazionale nel centro di Roma: «Anche il sistema - segnalano - è stato rallentato per tutta la mattinata. Alla fine hanno pagato senza accedere all'app, non c'era altra soluzione». Molti invece i negozianti che non erano pronti alla novità perché, spiegano, «non c'è stato il tempo di seguire l'aggiornamento». Mentre altri, per agevolare gli acquisti e in aperta concorrenza con l'incentivo, hanno offerto sconti al 15% sulla merce.

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Il bonus


Con i conti appesi a un filo, dopo mesi di lavoro a singhiozzo a causa della pandemia, la speranza dei commercianti ora è che il nuovo sistema porti ossigeno alle casse delle attività. A via Cola di Rienzo una prima, piccola ripresa, si è già registrata: «Molti clienti mi hanno confermato che hanno approfittato di questa opportunità e hanno speso più di quanto previsto», dice il titolare di un negozio di abbigliamento che precisa: «Le prossime settimane saranno decisive per capire se il sistema può funzionare realmente». Lo stesso a via del Governo Vecchio: «Più di un cliente mi ha confermato di aver scaricato l'app per poter acquistare più regali, speriamo che possa aiutarci». Ma i tempi per un primo bilancio sono ancora lunghi: «Per capire quanto il rimborso sia stato efficace e abbia incentivato gli acquisti bisogna attendere - dice Valter Giammaria, presidente della Confesercenti - come prima giornata ci sono stati molti problemi. È chiaro, accogliamo ogni iniziativa che possa aiutare le attività commerciali a riprendersi da questo anno terribile». Secondo i dati raccolti a Roma sono stati 5mila i negozi già falliti tra i quartieri di San Giovanni, Prati, Parioli fino all'Esquilino. Una crisi senza fondo: «Per i nostri clienti speriamo che nei prossimi giorni venga messa a punto la piattaforma. Ho ricevuto molte segnalazioni - aggiunge - e invece l'obiettivo è semplificare il più possibile le attività di commercio e vendita». Le prossime settimane, proprio a ridosso delle festività natalizie, saranno quindi determinanti per i clienti Cashback e per le attività commerciali.
flaminia.savelli@ilmessaggero.it

 
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