"Abbiamo organizzato questo evento perché il dibattito che riguarda il costo dell'energia - oggi fondamentale nell'agenda della politica, delle famiglie e delle imprese - deve essere affrontato sotto più aspetti", ha spiegato Paolo Capone, Segretario UGL, in una intervista rilasciata a Teleborsa.
"Il confronto che abbiamo simulato con i rappresentanti delle imprese e della politica serve a questo: cercare di capire come arginare questo fenomeno, per rendere competitivi sui mercati internazionali i nostri prodotti e per alleggerire le famiglie di costi che potrebbero raggiungere anche mille euro nell'arco del 2022".
Fra i suggerimenti offerti da Capone quello di "verificare come mai non siamo riusciti a rendere compatibile la transizione energetica ed i suoi costi con il rischio, quanto mai attuale, di aumento del costo energetico".
"La maggior richiesta che c'è adesso di gas, rispetto al rallentamento dell'utilizzo di altri fossili - ha ricordato il sindacalista - sta provocando sui mercati impennate importanti. Noi produciamo il 40% di energia proprio con il gas e quindi ci troviamo ad avere bollette aumentate in maniera esagerata. La Francia, che rispetto a noi ha un nucleare sviluppato ed a basso costo, ovviamente diventa più competitiva".
"Il problema per un sindacato come il nostro è tutelare le famiglie e tutelare, soprattutto, le imprese che danno lavoro agli italiani", ha concluso.
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