Caro energia, allarme per il settore alberghiero

Caro energia, allarme per il settore alberghiero
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Giovedì 31 Marzo 2022, 18:30
(Teleborsa) - Forte preoccupazione per la situazione drammatica che il settore alberghiero e uno tra i suoi principali fornitori, quello dei servizi di lavanderia industriale, stanno vivendo, a seguito dell'incontrollato aumento dei prezzi dell'energia, del gas e delle materie prime, aggravato dal recente conflitto in Ucraina.



Del tema si è parlato oggi a Roma, alla Camera dei Deputati, durante la conferenza stampa: "Caro energia: è allarme per il settore alberghiero. La crisi energetica dopo due anni di pandemia, impatti sulle imprese alberghiere e sui servizi", su iniziativa dell'onorevole Maria Teresa Baldini (Italia Viva) ed organizzata da Confindustria Alberghi e da Assosistema Confindustria.




"Il settore turistico nel 2019 rappresentava il 14,9% della forza lavoro del Paese e secondo ISTAT, nel solo comparto ricettivo, gli occupati erano circa 300 mila. Lo stop delle attività ha arrestato i flussi turistici che, prima della crisi pandemica, registravano dalla UE oltre 24,5 milioni di arrivi con 82 milioni presenze (pernottamenti), e dall'extra Ue 23 milioni di arrivi e 58,3 milioni di presenze – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Presidente di Confindustria Alberghi – Un duro colpo che si è tradotto per molte realtà, con particolare riferimento a quelle delle città d'arte, in una perdita di fatturato dell'80%. Il 2022 si era aperto con la possibilità di tornare ad operare sul mercato anche grazie al ritorno dei viaggiatori internazionali ma il dramma della guerra ha scatenato una "tempesta perfetta" colpendo l'economia del Paese e il settore alberghiero".

"L'Osservatorio del Centro Studi di Assosistema Confindustria ha periodicamente analizzato i numeri della crisi delle lavanderie industriali operanti nel comparto turistico (non solo alberghiero ma anche della ristorazione) evidenziando in particolare a dicembre 2021 un calo dell'attività dell'85%, con una previsione per questi primi 3 mesi del 2022 del -65%", sottolinea il Vice Presidente di Assosistema Confindustria, Marco Marchetti. "Ripercorrendo le conseguenze del periodo pandemico, i numeri parlano da soli: nel 2020 il settore delle lavanderie industriali per il turismo ha registrato una perdita di 395 milioni di euro di fatturato, mentre nel 2021 una perdita di 350 milioni di euro".



In considerazione della crisi che ancora impatta sul settore alberghiero e su quello delle lavanderie industriali, Confindustria Alberghi e Assosistema chiedono dunque al Governo: L'innalzamento al 25% del credito di imposta previsto per l'acquisto di energia elettrica,
analogamente a quanto stabilito per le imprese energivore; La proroga immediata almeno di un ulteriore trimestre dei crediti di imposta per l'acquisto di energia elettrica e gas, dell'IVA agevolata per l'acquisto di gas e delle misure di azzeramento/riduzione degli oneri di sistema. Tenendo presente che le esigenze delle imprese non si esauriranno in un arco di tempo così breve; L'introduzione di maggiorazioni sui crediti di imposta per l'acquisto di energia elettrica e gas nel caso di imprese che hanno perdite di fatturato nel secondo trimestre 2021 superiori al 50% rispetto l'analogo periodo 2019.
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