"Non sarebbe un aiuto a pioggia, come avvenuto in passato, ma un 'energy credit' che si andrebbe a generare a seguito della presentazione di un'apposita istanza telematica – evidenzia De Lise –. Le imprese e i professionisti potranno certificare, grazie all'apposizione di un visto da parte di un dottore commercialista, il costo medio mensile sostenuto durante il primo trimestre del 2019 per l'energia elettrica, confrontandolo entro il 30 aprile con il costo medio mensile sostenuto nel primo trimestre 2022".
L'auspicio del presidente dei giovani commercialisti è che "la proposta arrivi a breve sui tavoli politici. Non vogliamo – afferma De Lise – sottrarci dal dare un contributo alla ripresa del Paese, forti del fatto che, come professionisti, tocchiamo con mano le difficoltà a cui devono far fronte imprese, attività commerciali e studi professionali, che vedono i costi operativi legati all'energia incrementarsi in maniera esponenziale".
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