Carney e Lagarde spingono per una finanza proattiva sui cambiamenti climatici

Carney e Lagarde spingono per una finanza proattiva sui cambiamenti climatici
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Giovedì 27 Febbraio 2020, 14:00
(Teleborsa) - La Bank of England, in vista del summit COP26 di Glasgow che si terrà a novembre 2020, ha lanciato oggi la COP 26 Private Finance Agenda, per aiutare la finanza a sostenere la transizione verso un'economia ad emissioni zero. L'evento è stato aperto dal Governatore della BoE Mark Carney e da Sir David Frederick Attenborough, noto divulgatore scientifico britannico.

L'obiettivo è permettere che ogni decisione finanziaria tenga conto dei cambiamenti climatici e dell'impatto delle decisioni sull'ambiente. Un giusto approccio alla rendicontazione, alla gestione dei rischi e dei rendimenti - si sottolinea - dovrà necessariamente incorporare le tematiche del clima e quindi ogni società, banca, assicuratore o investitore dovrà adeguare i propri modelli di business.

"Abbiamo bisogno di cinquanta sfumature di verde", ha affermato il Governatore Mark Carney, spiegando che "la transizione dell'economia non riguarda solo il finanziamento di attività ecologiche o l'inserimento nella lista nera di attività inquinanti".

"Il 2020 deve essere un anno di azione per il clima in cui tutti sono coinvolti, inclusi i principali centri della finanza mondiale", ha ribadito, ricordando anche l'importanza di una informazione trasparente e completa sul clima, tale da orientare le scelte di investimento verso un mondo a zero emissioni.

Presente anche la Presidente della BCE Christine Lagarde, molto sensibile a queste tematiche, tanto da aver lanciato un importante e storico processo di review delle strategie dell'Eurotower. "Oltre ai rischi - ha affermato - la transizione verso un'economia neutrale a zero emissioni comporta anche delle opportunità". In questo senso - ha sottolineato - "il settore finanziario può diventare una forza poderosa che opera per il nostro migliore interesse collettivo.

La Presidente della BCE ha parlato dei rischi di trascurare o ritardare le decisioni sul clima, in particolare delle ripercussioni economiche indotte dalle catastrofi naturali e dei maggiori costi legati ad un processo di transizione tardivo, per arrivare poi ad affrontare il tema chiave della finanza sostenibile, per la cui incentivazione auspica un coordinamento a maglie large. "Il futuro del clima e delle emissioni di carbonio resta incerto, ma è nelle nostre possibilità influenzarlo", ha concluso.


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