Calano le surroghe, chi scontava tassi troppo alti ha già corretto la posizione

Calano le surroghe, chi scontava tassi troppo alti ha già corretto la posizione
di Marco Barbieri
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Giovedì 22 Novembre 2018, 16:09

La corsa alle surroghe è partita nel 2015. Con l'inizio della politica Bce del Quantitative easing (Qe) il costo del denaro è crollato. La liquidità interbancaria è stata abbondante come mai, e i tassi sono crollati. Era inevitabile che chi avesse contratto mutui ipotecari negli anni precedenti, si ritrovasse di fronte un mercato nuovo. Più conveniente all'indebitamento. E le banche hanno iniziato a farsi concorrenza strappandosi i mutui e spesso attraverso i mutui - anche i clienti. Ma era altrettanto inevitabile che non potesse durare per sempre. «Chi doveva cogliere l'opportunità di riconvertire il suo mutuo lo ha fatto» commenta Andrea Fortunato di Banca Sella.

MERCATO MATURO
«Il mercato delle surroghe si è sviluppato nel momento della ricerca delle migliori condizioni aggiunge Roberto Anedda di MutuiOnLine ma era inevitabile che arrivasse presto a maturazione. Il bacino dei confronti era per sua natura limitato». Continuano ovviamente i confronti per le nuove erogazioni, ed è questo il business che proprio MutuiOnLIne ha intuito prima e meglio di altri, per ottimizzare i paragoni: la disintermediazione delle piattaforme web funziona per confrontare polizze assicurative o tassi di credito e di debito.Attualmente, il Gruppo MutuiOnline è l'operatore leader nel mercato italiano della distribuzione di prodotti di credito e assicurativi tramite internet e ricopre una posizione di primo piano nel mercato italiano dei servizi di outsourcing per i processi di credito. Di certo il boom delle surroghe ha coinciso con l'inversione di tendenza nel mercato immobiliare. Ai tempi del governo Monti la tassazione sugli immobili fu talmente aumentata da far intuire una politica di segno opposto alla compravendita immobiliare: meno acquisti, più affitto. E nuove risorse da destinare alla finanza tradizionale.

TASSI E TASSE DOPO MONTI
Dal 2012 che cosa è cambiato, per vedere una sollecitazione che invece rilancia l'antica propensione italica alla proprietà immobiliare? «Da un lato abbiamo assistito alla volontà di mettere a reddito gli immobili di proprietà, soprattutto le seconde case spiega Paolo Melone di Banca Intesa Sanpaolo - è esploso il mercato dei B&B, così come ogni forma di sfruttamento immobiliare per fini turistici. D'altro canto la volatilità del mercato e le iniezioni massicce di liquidità hanno reso il mercato degli investimenti finanziari assai più difficile nella ricerca di rendimento. Ecco che l'immobile, che sembrava poter essere penalizzato dopo il 2012, è tornato a offrire ottime opportunità, anche se non possiamo considerare quello immobiliare un mercato effervescente».
 

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