Bundesbank, Weidmann: "Banca centrale tedesca non è organo esecutivo Bce"

Bundesbank, Weidmann: "Banca centrale tedesca non è organo esecutivo Bce"
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Giovedì 18 Giugno 2020, 10:00 - Ultimo aggiornamento: 21 Giugno, 12:32
"La Banca centrale della Germania non è un organo puramente esecutivo della Banca centrale europea (Bce), ma è soggetta al diritto tedesco". A chiarirlo "inequivocabilmente" è stato – secondo quanto riporta il quotidiano tedesco "Die Welt" – il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, in una lettera inviata a Frank Schaeffler, deputato del Partito liberaldemocratico (Fdp) al Bundestag.

Al centro della lettera vi è la sentenza con cui, il 5 maggio scorso, la Corte costituzionale federale ha giudicato il Programma di acquisto di titoli pubblici (Pspp) della Bce, avviato nel 2015, in parte in contrasto con la Legge fondamentale della Germania. Se la Bce non fornirà entro tre mesi chiarimenti sulla proporzionalità del Pspp, la Bundesbank cesserà la sua partecipazione all'iniziativa e, a partire dal 5 agosto, la Banca centrale tedesca non potrà più comprare titoli di Stato sul mercato secondario.

Se Weidmann non si era, finora, mai esposto sulla vicenda, adesso la sua posizione sembra piuttosto chiara. Nella lettera a Schaeffler, il presidente della Bundesbank si è, infatti, detto "fiducioso che le istituzioni interessate siano in grado di trovare una soluzione in grado di tenere conto sia delle esigenze della Corte costituzionale federale sia dell'indipendenza della politica monetaria". Se ciò non dovesse avvenire Weidmann ha affermato che "si applica il principio secondo cui, in base alla giurisprudenza della Corte di Karlsruhe, la Banca federale tedesca non può essere parte di misure adottate da organi dell'Unione europea che toccano l'identità costituzionale della Germania".

Dal 5 agosto la Bundesbank potrebbe, dunque, interrompere l'acquisto di titoli di Stato vendendo tutti quelli già acquistati. Un'operazione da centinaia di miliardi di euro che significherebbe un aumento dei tassi d'interesse dei bond aprendo la strada a una profonda frattura all'interno dell'area euro.





 
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