BTP Italia, predominanti gli investitori domestici. Boom dell'home banking

BTP Italia, predominanti gli investitori domestici. Boom dell'home banking
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Venerdì 24 Giugno 2022, 18:30
(Teleborsa) - La fase riservata agli istituzionali della diciassettesima emissione del BTP Italia, titolo indicizzato all'inflazione italiana con scadenza a 8 anni, ha visto una presenza predominante di investitori domestici, che ne hanno sottoscritto l'83,5 per cento, mentre il restante 16,5 per cento è stato sottoscritto da investitori europei. Sono i dati comunicati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, il quale sottolinea che le quote più rilevanti sono state collocate in Francia (6,3 per cento), nel Regno Unito (6,1 per cento) e in Germania (2,4 per cento). Il titolo ha un tasso cedolare definitivo di 1,60%.

Inoltre, il 57 per cento dell'ammontare emesso è stato collocato presso le banche ed il 40,7 per cento presso asset manager. Una quota pari allo 0,8 per cento è stata assegnata a istituzioni non finanziarie, lo 0,8 per cento dell'emissione è stato sottoscritto da fondazioni, mentre una quota pari allo 0,7 per cento è stata allocata ad assicurazioni.

Con riferimento alla prima fase, quella dedicata al mondo retail, dei 211.432 contratti conclusi sul MOT (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso Intesa Sanpaolo e Unicredit (dealer dell'operazione), poco più del 60 per cento è stato di importo inferiore ai 20.000 euro, mentre se si considerano i contratti fino a 50.000 euro, si arriva a circa l'88 per cento del totale relativo a questa fase.

Sebbene le modalità di emissione non consentano di avere dati puntuali, il MEF afferma che si può desumere che nel corso della prima fase la partecipazione di investitori individuali è stata particolarmente rilevante rispetto a quella del private banking (con una quota di rispettivamente 67 per cento e 33 per cento).

All'interno della quota sottoscritta da investitori individuali, stima che il 58 per cento abbia inoltrato l'ordine attraverso le filiali delle reti bancarie (sia recandosi fisicamente in filiale sia inoltrando l'ordine a distanza) o gli uffici postali, mentre la quota di partecipazione attraverso l'home banking è stata pari al 42 per cento, la più elevata mai registrata nelle emissioni del BTP Italia. Per quanto riguarda la ripartizione geografica, la quasi totalità degli ordini ricevuti durante la prima fase risulta provenire da investitori domestici.

Nel corso della prima fase del collocamento, le contrattazioni, sia per numero di contratti che per controvalore, hanno registrato una domanda più sostenuta nel primo giorno rispetto al secondo e, ancor più, rispetto al terzo. La seconda fase, che si è svolta nell'arco di 2 ore durante il quarto giorno del collocamento, ha visto un controvalore complessivo domandato interamente accolto, pari a 2.179,498 milioni di euro.

L'importo totale emesso è stato pari a 9,44 miliardi di euro. Nel dettaglio, nei primi tre giorni di offerta dedicata al retail la domanda è arrivata a 7,26 miliardi (3,41 miliardi di euro con 88.590 contratti il primo giorno, 2,45 miliardi di euro con 74.415 contratti il secondo e 1,40 miliardi di euro con 48.427 contratti il terzo).
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