Btp Italia, rendimento al 2% più recupero dell'inflazione. Ma la durata è più breve

Via al collocamento della 19° emissione del buono del Tesoro legato all’inflazione

Btp Italia, rendimento al 2% più recupero dell'inflazione. Ma la durata è più breve
di Jacopo Orsini
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Lunedì 6 Marzo 2023, 21:36 - Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 16:03

Partenza lanciata per il Btp Italia, arrivato alla diciannovesima emissione. Il collocamento del titolo obbligazionario del governo italiano ha chiuso la prima giornata con ordini a quota 3,6 miliardi, superiore rispetto ai 3,2 miliardi del precedente collocamento di metà novembre (12 miliardi il totale alla fine in quella occasione). I contratti sottoscritti sono stati 132.334.

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Btp Italia, partenza sprint

Il Btp Italia ha convinto finora oltre 2 milioni di italiani: sono infatti 2,39 milioni i contratti sottoscritti dal 2012 a oggi per un importo complessivo di oltre 193 miliardi di euro.  Intanto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, lancia l’allarme sul rialzo die tassi, che - spiega - «pone problemi seri per chi ha bilanci fortemente indebitati come quello italiano». «L’approccio» del governo sui conti pubblici, prosegue, «è stato prudente e responsabile e continueremo in questo senso». «Avere conti in ordine è un esigenza assoluta per il nostro Paese, che deve mantenere la fiducia dei mercati», aggiunge il ministro, allo scopo di evitare un aumento dei «costi di finanziamento» ed «evitare ripercussioni» per famiglie e imprese.


Il titolo offerto dal Tesoro si preannuncia proprio come un baluardo anti-inflazione. Il bond renderà infatti almeno il 2% a cui andrà aggiunto il recupero dell’inflazione. Una caratteristica che con l’attuale livello di crescita dei prezzi (5,5% quella già acquisita per il 2023) porta il rendimento del titolo oltre il 7%. Ovviamente se il carovita, come tutti prevedono, ha già raggiunto il suo picco e nei prossimi mesi scenderà, anche il rendimento del Btp Italia si ridurrà. La nuova emissione garantisce comunque un tasso di interesse minimo più generoso rispetto a quello dell’ultimo collocamento, il Btp Italia con scadenza 22 novembre 2028 e cedola dell’1,6 per cento. Un modo per cercare di avvicinare sempre più risparmiatori ai titoli governativi in un contesto di tassi in salita.
La cedola definitiva sarà in ogni caso stabilita all’apertura della quarta giornata di emissione, cioè giovedì 9 marzo, e potrà essere confermata o rivista al rialzo rispetto a quella comunicata (ma non abbassata).

Più in dettaglio, il titolo è indicizzato all’andamento dei prezzi (indice Foi per le famiglie di operai e impiegati, calcolato al netto dei tabacchi), con cedole corrisposte ogni sei mesi insieme alla rivalutazione del capitale dovuta all’inflazione. La durata questa volta è più breve: si passa dagli 8 e 6 anni delle due edizioni di Btp Italia del 2022 a 5 anni di questo collocamento. Per coloro che sottoscriveranno il titolo in offerta e lo terranno in portafoglio fino alla scadenza del 14 marzo 2028 è previsto un premio fedeltà pari allo 0,8% del capitale investito. 


LA SOTTOSCRIZIONE
L’ investimento insomma appare appetibile in termini di tasso di rendimento, anche se fra gli analisti c’è chi sottolinea che con l’inflazione in discesa e i tassi per il momento ancora in crescita non è detto che il Btp Italia alla fine risulti più conveniente di un Btp normale a tasso fisso della stessa durata (che attualmente rende poco più del 4%).  Per sottoscrivere le obbligazioni infine ci si può rivolgere alla banca o all’ufficio postale ed è possibile anche l’acquisto online. Il taglio minimo è di mille euro. La prima fase del periodo di vendita, dedicata ai piccoli risparmiatori, si svolgerà fino a domani, salvo chiusura anticipata. 

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