L'assenza di un accordo, comunemente nota come scenario "no deal", se non colmata in fretta, si ripercuoterebbe pesantemente sull'economia britannica: secondo gli economisti cresce infatti il rischio di recessione, ma a ricevere un duro colpo sarebbero in primis la sterlina, per cui si prevede un calo del 25%, ed i prezzi delle case, attesi in picchiata del 30%.
Altro problema che la May deve affrontare con estrema urgenza è quello della frammentazione interna al Parlamento. Oltre alle defezioni all'interno al suo partito, il primo ministro è alle prese con un gruppo di sette laburisti che si sono separati dal partito di opposizione per formare un nuovo movimento, cui potrebbero unirsi i tory "dissidenti", spostando gli equilibri e complicando i calcoli della May sulla Brexit.
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