Inizialmente, l'intenzione dell'Ue era quella di procedere con l'azione legale già dal prossimo 15 aprile ma l'evolversi della situazione in Irlanda del Nord avrebbe convinto Bruxelles a congelare tale opzione e a lavorare a un piano congiunto con il Regno Unito per risolvere la questione. A Belfast, infatti, proseguono da giorni gli scontri – in cui sono stati feriti più di 70 agenti di polizia – guidate dai lealisti filo-britannici che si sono detti contrari all'accordo di Brexit, sostenendo che l'accordo commerciale li condanna ad essere esclusi dal resto del Regno Unito per volere dell'Ue e di conseguenza ad essere danneggiati economicamente.
L'esenzione temporanea prevista dall'accordo di Brexit ha infatti funzionato per evitare un confine controllato con l'Irlanda – obiettivo che era stato posto visto il turbolento passato tra i due Paesi – ma ne ha introdotto per la prima volta uno con il Regno Unito che ha provocato ritardi e interruzioni nei commerci. Da qui la decisione di Londra di esentare alcune merci dai controlli per un certo periodo di tempo che però lo scorso mese è stato prorogato in maniera unilaterale dal governo Johnson, mossa che aveva spinto Bruxelles a optare per l'azione legale che per il momento sembra essere stata messa da parte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA