Secondo una tabella, infatti, su 65 temi nodali presi in considerazione, il Regno porterebbe a casa un 43% di "vittorie" negoziali, contro un 40% di compromessi reciproci e solo un 17% di "sconfitte" nette dinanzi alle richieste Ue. Pareggio sulla pesca, mentre David Frost e la sua squadra di negoziatori l'avrebbero spuntata sulle controparti europea su aspetti chiave quali la governance sui contenziosi futuri (escludendo la giurisdizione della Corte Europea), le barriere tecniche doganali al confine, il futuro sganciamento dei servizi legali e finanziari e una certa indipendenza nel modello di tassazione.
Un primo fact checking condotto da analisti di Bloomberg e Financial Times hanno confermato solo in parte le rivendicazioni apparse sul documento.
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