Una dichiarazione che segue l'apertura in quella direzione da parte dell'Unione europea che attraverso la presidente della Commissione Ursula von der Leyen si è detta pronta a discutere del dossier. Un orientamento confermato anche dal presidente del Parlamento europeo David Sassoli. "Il Parlamento europeo è pronto a discutere qualsiasi proposta che aiuterà ad accelerare il processo di vaccinazione a livello globale – ha scritto su Twitter Sassoli – In questi tempi eccezionali, dobbiamo assicurarci che i brevetti e le licenze lavorino per proteggere gli interessi di tutti".
Apertura completa da parte del presidente francese Emmanuel Macron che si è detto "del tutto favorevole" alla revoca dei brevetti sui vaccini. "Dobbiamo evidentemente fare di questo vaccino un bene pubblico mondiale", ha dichiarato, ricordando però che nel breve periodo la priorità è "la donazione di dosi" nonché la produzione "in partenariato con i Paesi più poveri". Più fredda invece la reazione tedesca. Se alcuni spiragli si erano intravisti nelle parole del ministro degli Esteri Heiko Maas, un portavoce del governo di Berlino – citato dal quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung – ha dichiarato che "la protezione della proprietà intellettuale è una fonte di innovazione e deve rimanere tale anche in futuro".
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