Sul mercato valutario, lieve aumento per l'Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,25%. L'Oro continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,39%. Perde terreno il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 83,73 dollari per barile, con un calo del 2,13%, complici i realizzi dopo i nuovi record dal 2014.
Sui livelli della vigilia lo spread, che si mantiene a +137 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona all'1,28%.
Tra i mercati del Vecchio Continente preda dei venditori Francoforte, con un decremento dell'1,44%, si concentrano le vendite su Londra, che soffre un calo dello 0,94%; vendite su Parigi, che registra un ribasso dell'1,25%. Scambi in ribasso per la Borsa di Milano, che accusa una flessione dell'1,26% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, giornata negativa per il FTSE Italia All-Share, che continua la seduta a 29.679 punti, in calo dell'1,24%.
Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, resistente Fineco, che segna un piccolo aumento dello 0,58%.
Snam avanza dello 0,51%.
Le peggiori performance, invece, si registrano su Prysmian, che ottiene -3,08%.
Sensibili perdite per Stellantis, in calo del 3,04% dopo che il gruppo cinese Dongfeng è sceso al 3,3% del capitale in scia alla vendita di altre azioni.
Tra i petroliferi, giù Tenaris che arretra del 2,69%.
Sulla scia di Stellantis scivola anche Ferrari che mostra una caduta del 2,48%.
Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, Caltagirone SpA (+1,79%), CIR (+0,55%) e IREN (+0,54%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su Sanlorenzo, che prosegue le contrattazioni a -3,09%.
Lettera su Technogym, che registra un importante calo del 2,77%.
Affonda GVS, con un ribasso del 2,62%.
Crolla Biesse, con una flessione del 2,37%.
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