Borsa Italiana ceduta a Euronext e Cdp per 4,3 miliardi

Borsa Italiana ceduta a Euronext e Cdp per 4,3 miliardi
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Venerdì 9 Ottobre 2020, 08:45 - Ultimo aggiornamento: 15:18

ll London Stock Exchange ed Euronext raggiungono l'accordo su Borsa Italiana. Piazza Affari passa al consorzio paneuropeo di cui fanno parte anche Cdp Equity e Intesa Sanpaolo. Lse conferma in una nota di aver accettato di vendere l'intera partecipazione in Borsa Italiana, la società che gestisce il listino di Piazza Affari, a Euronext per un valore patrimoniale di 4,325 miliardi di euro, più un importo aggiuntivo che riflette la generazione di cassa da completare.

Cdp Equity, una volte ottenute le autorizzazioni, possiederà il 7,3% del capitale azionario di Euronext, al pari della Caisse des Dépôts et Consignations, omologa francese di Cdp. In questo modo, Cdp Equity entrerà a far parte dell'attuale gruppo di azionisti di riferimento della società, che gestirà – oltre a Borsa Italiana – altre 6 borse valori in Belgio, Francia, Irlanda, Paesi Bassi, Norvegia e Portogallo con oltre 1.800 società quotate per un totale di circa 4.400 miliardi di euro di capitalizzazione di mercato.

«Nasce oggi un leader europeo dei mercati dei capitali, grazie all'ingresso di Gruppo Cdp in Euronext e all'acquisizione di Borsa Italiana. Un passo fondamentale che restituisce centralità all'Italia in una infrastruttura strategica e crea benefici per le nostre imprese». Lo scrive il premier Giuseppe Conte su twitter.

«Saluto con grande apprezzamento la sottoscrizione dell'accordo vincolante che porterà all'ingresso di Borsa Italiana nel gruppo Euronext con l'importante presenza di investitori italiani nell'ambito del nuovo gruppo».
Lo dichiara il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri in una nota, parlando di «un passaggio fondamentale nella strategia perseguita dal Governo di rafforzamento del nostro mercato di capitali in un contesto europeo, e notando che «avviene grazie a un'operazione che vedrà l'Italia in posizione centrale all'interno di un gruppo leader a livello internazionale. Investitori e imprese italiani avranno la possibilità di accedere a un pool più ampio di liquidità e a nuove opportunità di investimento e di crescita. Il nostro Paese e le nostre infrastrutture - prosegue Gualtieri - manterranno un ruolo strategico nel contesto del nuovo gruppo grazie a una adeguata rappresentatività dell'Italia nella governance di Euronext e una posizione di primo piano a livello industriale delle nostre infrastrutture di trading e post-trading».

L'operazione, sottolinea Cdp, è coerente con la mission della Cassa di sostenere le infrastrutture strategiche del Paese con una prospettiva di lungo termine. Borsa Italiana, infatti, è un'infrastruttura finanziaria essenziale, rappresentando il principale hub per la raccolta di capitale azionario e obbligazionario da parte delle imprese italiane, con la presenza di 370 società quotate per una capitalizzazione complessiva superiore al 30% del PIL nazionale e con un'ampia presenza di pmiI, a cui è anche dedicato il programma Elite. Borsa Italiana, inoltre, è fortemente impegnata nell'attività di promozione delle aziende quotate (con oltre 6.000 incontri con 2.000 investitori organizzati nel 2019) e concorre alla diffusione dell'educazione finanziaria, anche in partnership con intermediari ed altre istituzioni. L'integrazione di Borsa Italiana all'interno di un unico pool di liquidità paneuropeo aumenterà la liquidità del mercato dei capitali italiano e la visibilità degli emittenti italiani. 

Con questo progetto, inoltre, si rafforza il ruolo dell'Italia nel mercato dei capitali europeo. L'Italia infatti rappresenterà il singolo mercato più rilevante della nuova Euronext, con circa un terzo dei ricavi e degli occupati complessivi. L'Italia, inoltre, avrà un ruolo di primo piano sia a livello operativo che di governance. L'operazione, infatti, prevede che: MTS diventi il centro di eccellenza per il Fixed Income Trading a livello di gruppo Euronext, in modo da sfruttarne le eccellenti competenze e potenzialità complementarmente e sinergicamente a livello europeo; Cassa di Compensazione e Garanzia si rafforzi ulteriormente assumendo il ruolo di clearing house di tutto il gruppo Euronext, nonché giocando un ruolo fondamentale sulla strategia futura nei servizi post-trade di Euronext; Monte Titoli diventerà il più grande CSD (Central Securities Depository) del gruppo Euronext, con ruolo pivotale nella strategia su questo segmento di business. Inoltre, Borsa Italiana si avvale di SIA come partner tecnologico di riferimento per i servizi relativi al trading e post-trading per MTS e Monte Titoli.

Dopo il recente annuncio dell'accordo fra SIA e Nexi per la creazione della società leader nei pagamenti digitali in Europa, l'operazione con Euronext comprova ulteriormente la vocazione di CDP quale partner strategico di gruppi leader nei propri settori al fine di rafforzarne ulteriormente la crescita ed il posizionamento competitivo, ponendo una forte attenzione all'innovazione tecnologica e digitale.


A valle dell'operazione, a seguito di un processo di consultazione tra Euronext e Cdp, due Italiani entreranno a far parte del Supervisory Board, il Presidente (Indipendente) ed un amministratore in rappresentanza di Cdp Equity. Inoltre, l ceo di Borsa Italiana e quello della controllata MTS entreranno rispettivamente nel Managing Board e nell'Extended Managing Board di Euronext. Tutte le nomine rimarranno soggette alle approvazioni societarie e regolamentari obbligatorie per legge. Infine, Consob sarà invitata ad entrare a far parte del Collegio dei Regolatori, l'organo di vigilanza sul gruppo Euronext, insieme alle altre autorità dei mercati in cui Euronext opera.

L'Amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Fabrizio Palermo, ha dichiarato: "Siamo particolarmente orgogliosi di essere protagonisti di questa operazione: CDP contribuisce a portare Piazza Affari all'interno di un gruppo paneuropeo con un presidio stabile di investitori italiani. Attraverso l'acquisizione del 7,3% di Euronext, CDP estenderà il proprio impegno di investitore di lungo periodo a sostegno delle imprese che potranno beneficiare di un mercato dei capitali a guida italiana in una più ampia prospettiva di respiro europeo. La Borsa Italiana e le sue controllate diventeranno centrali nel sistema Euronext, nel quale l'Italia rappresenterà il mercato più rilevante, assumendo un ruolo di riferimento a livello continentale. Questa operazione segue il recente annuncio dell'accordo per la creazione della società leader nel mercato dei pagamenti digitali e delle piattaforme di trading con la fusione tra SIA e Nexi. Il sostegno degli azionisti e del management di due importanti società quotate come Nexi ed Euronext confermano il ruolo di CDP come partner strategico e affidabile per le aziende italiane e per gli investitori internazionali".

"L'accordo raggiunto oggi permette di restituire all'Italia un ruolo centrale in un'infrastruttura strategica e di avviare, grazie all'intesa con Euronext, una partnership forte con altri importanti investitori europei come, tra gli altri, Caisse des Dépôts e Banca Intesa Sanpaolo - ha dichiarato il Presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Giovanni Gorno Tempini -.

Si tratta quindi di un'operazione di mercato che farà nascere un Gruppo leader a livello continentale. In un momento in cui si ricomincia a dibattere di una "Capital Markets Union", la nuova Euronext potrà essere il primo nucleo di un compiuto mercato europeo dei capitali poiché già rappresenta un'infrastruttura che unisce sette mercati mobiliari nazionali. Inoltre, darà una centralità italiana a tutta l'industria che ruota intorno alla borsa, valorizzando il ruolo di società come MTS, Cassa di Compensazione e Garanzia, Elite, Monte Titoli all'interno dell'intero gruppo Euronext. Tutte queste nuove competenze saranno basate in Italia, insieme ai data-center: un'opportunità di sviluppo per l'intera industria italiana dei servizi per l'intermediazione finanziaria".

«Siamo molto soddisfatti di far parte del nuovo progetto Euronext per Borsa Italiana». Così Carlo Messina, consigliere delegato e ceo di Intesa Sanpaolo. «Da grande gruppo bancario europeo, crediamo fortemente - ha aggiunto - in un progetto che porta verso una maggiore integrazione e il rafforzamento dell'infrastruttura finanziaria del continente. A breve, con la Brexit, l'Europa perderà il suo mercato dei capitali più importante. Noi crediamo che sia un'opportunità preziosa per costruire un mercato finanziario profondo al di fuori di Londra o New York». 

«Euronext, rafforzata da Borsa Italiana, avrà la scala - aggiunge - e la diversificazione per cogliere questa opportunità, auspicabilmente creando nello stesso tempo un mercato che si assume anche il titolo di leader
globale nella finanza green e sostenibile. Il nostro è un investimento strategico a favore di un progetto europeo che porta verso la Capital Markets Union e nel contempo sostiene le realtà italiane che vogliono espandersi anche oltre i confini nazionali, consentendo l'accesso a servizi che possano rafforzarle da un punto di vista patrimoniale e renderle più competitive a livello internazionale». La combinazione unisce i punti di forza di Euronext e Borsa Italiana, grazie alla «complementarietà delle rispettive aree di leadership - conclude Messina - e la forte presenza del nuovo gruppo che raccoglie molte delle principali borse europee. Inoltre, le attività facenti capo a Mts, la piattaforma di negoziazione dei titoli di stato, che già rappresenta un punto di eccellenza nel panorama europeo, troverà spazio per espandere la sua presenza nei mercati europei».

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