Bonus tv rottamazione, boom di acquisti, ma il contributo è «fino a esaurimento fondi» Come funziona

Bonus rottamazione tv, è già boom di acquisti, ma il contributo è «fino a esaurimento fondi»
di R.Ec.
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Giovedì 2 Settembre 2021, 16:42 - Ultimo aggiornamento: 17:01

Dopo una settimana è già boom di acquisti. Da quando è entrato in vigore il bonus rottamazione tv, con uno sconto fino a 100 euro, senza limiti di Isee, per smaltire la vecchia televisione e comprarne una di nuova generazione, le vendite degli apparecchi, in Italia, sono più che raddoppiate rispetto allo stesso periodo del 2020. Contribuisce sicuramente anche l'inizio del campionato di Serie A. Con l'acquisizione da parte di Dazn dei diritti per la trasmissione delle partite di calcio, infatti, in molti hanno deciso di sostituire il televisore tradizionale con una Smart TV, in grado di trasmettere contenuti in streaming

I dati di Gfk, fornitore mondiale di dati e analisi per l'industria dei beni di consumo, parlano chiaro: gli acquisti sono aumentati del 122%, con un balzo di ben 164mila tv acquistate. L'effetto bonus, quindi, almeno in parte sembra esserci: il contributo, infatti, è vantaggioso e permette di anticipare i tempi in vista dell'annunciato switch-off che sancirà il passaggio ai nuovi standard di trasmissione del digitale terrestre.

Al momento ci sono in campo 250 milioni di euro: quando questi soldi finiranno il bonus si interromperà, a meno di rifinanziamenti nella prossima Legge di Bilancio. Allora come usufruire subito dell'agevolazione? Vediamolo nel dettaglio in questa guida.

Bonus rottamazione tv, non ci sono paletti di reddito, ma tre requisiti

Lo sconto previsto dal governo Draghi e in particolare dal Ministero dello Sviluppo economico, guidato da Giancarlo Giorgetti, può raggiungere il 20% del costo dell'apparecchio, con un tetto massimo di 100 euro. L'agevolazione vale fino al 31 dicembre 2022 e, come detto, è «salvo anticipato esaurimento dei fondi disponibili». Non richiede poi alcuna certificazione Isee, quindi non è legato a reddito e patrimonio familiari. Viste le quasi 10 milioni di famiglie potenzialmente interessate il rifinanziamento è molto probabile.

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I requisiti da soddisfare sono tre: essere residenti in Italia, aver rottamato un apparecchio «obsoleto» (cioè acquistato prima del 22 dicembre 2018) ed avere l'attestazione del pagamento del canone Rai. Senza aver dismesso una vecchia tv o non pagando l'obbligatorio canone televisivo, quindi, è impossibile accedere al contributo statale. Sono però ammessi al bonus anche gli over 75 esonerati dall'imposta legata al possesso del televisore.

La semplice procedura per fare domanda

La rottamazione può avvenire consegnando il vecchio apparecchio al negoziante o alle discariche autorizzate. Bisogna quindi fornire loro un modulo pdf scaricabile dal sito del ministero dello Sviluppo, che consiste in una autodichiarazione dei requisiti. Il documento deve essere controfirmato dal rivenditore, o da un addetto del centro di raccolta, e consegnato quando si fa il nuovo acquisto (anche online). In allegato al modulo bisogna consegnare il codice fiscale di chi compra e una copia di un documento d'identità valido.

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Sarà poi il commerciante a inserire tutte le informazioni sulla piattaforma telematica dove l'Agenzia delle Entrate confermerà la presenza dei requisiti. La procedura di accreditamento dei negozi sarà sbloccata da domani e l'importo potrà essere recuperato dal venditore con il credito d'imposta. Ogni famiglia può richiedere il contributo da 100 euro una sola volta. In ogni caso sul sito del Ministero dell'Economia c'è una guida completa al contributo. Quest'ultimo, se si hanno più televisori, è poi sì cumulabile con il vecchio bonus per il decoder esterno (se si ha un Isee entro i 20mila euro), ma il secondo sconto scende da 50 a 30 euro.

Il passaggio al nuovo digitale e la verifica della tv

Il cambio del digitale terrestre, come detto, partirà con un primo step dal prossimo 15 ottobre, quando alcuni programmi verranno trasmessi esclusivamente con la codifica Dvbt/Mpeg4, che renderà visibili i canali solo in alta definizione (HD). Il riassetto dalla codifica Dvbt/Mpeg2 avverrà poi a scaglioni nelle varie aree regionali entro il 2022 (tra maggio e giugno nel Lazio).

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Da gennaio 2023, quindi, ci sarà il passaggio definitivo al nuovo standard Dvbt-2/Hevc Main 10. In questo caso, per capire se la propria tv è compatibile con la nuova tecnologia, ci si può sintonizzare sui canali test 100 (Rai) oppure 200 (Mediaset): se appare la scritta Test Hevc Main10, vuole dire che la tv è già adatta e non deve essere cambiata o munita di decoder entro la fine del 2022.

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