Solo in un secondo momento la palla potrebbe passare all'Authority: "Il Garante - si legge - si riserva di valutare in separata sede, anche a conclusione dell'istruttoria aperta nei confronti dell'Inps, eventuali altre ipotesi di comunicazione dei dati personali trattati in occasione della vicenda in esame".
Nuovo tassello, dunque, nella vicenda dei cosiddetti "furbetti" del bonus (i parlamentari che hanno chiesto e ottenuto il bonus) . Dopo il primo via libera arrivato lo scorso 11 agosto dallo stesso Garante della privacy infatti, il Presidente Tridico, nel corso dell'audizione in Commissione Lavoro della Camera lo scorso venerdì, ha chiesto "ulteriori chiarimenti" per poter comunicare i dati.
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