Bonus bollette reatroattivi, gli aiuti salgono a 8 miliardi. E per il gas arrivano i commissari

I bonus sulle bollette sono retroattivi. Platea più larga: la soglia a 14mila euro

Bonus bollette reatroattivi, gli aiuti salgono a 8 miliardi. E per il gas arrivano i commissari
di Andrea Bassi
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Venerdì 29 Aprile 2022, 00:29

Per accelerare la realizzazione di nuovi rigassificatori saranno nominati dei commissari straordinari. Ruolo che dovrebbe essere assegnato, come ha anticipato il ministro delle autonomie Mariastella Gelmini, direttamente ai presidenti delle Regioni nelle quali verranno localizzate le opere. È una delle novità che troveranno spazio nel decreto “aiuti” che sarà approvato lunedì in consiglio dei ministri. Decreto all’interno del quale potrebbe arrivare anche un rafforzamento del bonus sociale, lo “sconto in fattura” sulle bollette della luce e del gas delle famiglie. Attualmente l’aiuto è riservato ai nuclei con un Isee fino a 12mila euro. Soglia che potrebbe essere elevata a 14-15 mila euro. Il bonus diventerà anche retroattivo per chi è entrato quest’anno per l’allargamento alla fascia dei 12mila euro di Isee. Per l’innalzamento molto dipenderà dalle risorse che il governo sarà in grado di recuperare. Ieri parlando dal Forum Confcommercio-Ambrosetti, il ministro dell’Economia Daniele Franco, ha ribadito che per adesso la somma che il governo ha a disposizione è di 6 miliardi. Ma il ministro ha anche sottolineato come il governo sia alla ricerca di «altre risorse». Il provvedimento insomma potrebbe lievitare di un altro paio di miliardi, fino a otto. Una proposta l’ha avanzata il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta. Quella di utilizzare l’extra gettito Iva che il governo incassa come conseguenza dei rincari dell’energia, per destinarlo alla riduzione dell’Iva sui beni di prima necessità. Un po’ insomma, come fatto con l’abbassamento delle accise sulla benzina e sul diesel per 30 centesimi al litro usando proprio il maggior gettito fiscale derivante dall’aumento dei prezzi. Nel nuovo decreto, ha comunque confermato Franco, ci sarà un allargamento del credito di imposta per le imprese che hanno elevati consumi energetici. Il ministro si è detto pronto a «interventi ambiziosi» se fosse necessario. Nel decreto sarà poi inserito un consistente pacchetto per semplificare l’installazione di energia rinnovabile. Ieri il ministro della Transizione Roberto Cingolani ha incontrato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Roberto Garofoli. Il capitolo energia è stato praticamente chiuso. Oltre alla nomina dei commissari per i rigassificatori (servirà per le due navi metanifere in grado di trasformare fino a 24 miliardi di metri cubi) arriva un’autorizzazione di 6 mesi per massimizzare l’uso delle centrali a carbone. Le navi metaniere potranno essere usate anche per fare stoccaggio di gas. Per gli impianti eolici e fotovoltaici si supereranno le aree idonee. Potranno essere messi ovunque, purché rispettino la distanza di 1 chilometro dalle aree vincolate per il fotovoltaico e di 50 volte l’altezza della pala per l’eolico.

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LA SPINTA

Sul tavolo c’è anche il golden power. Il Parlamento spinge per l’estensione delle regole anche al settore idroelettrico, soprattutto in vista delle gare che le Regioni dovranno fare per il rinnovo delle concessioni. Ma due giorni fa il Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza, ha acceso un faro anche su tutta l’attività di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, un settore caratterizzato da molte piccole e medie imprese e che dunque si sottrae al vaglio del governo e nel quale, avvisa il Copasir, si sta assistendo a un diffuso attivismo da parte di soggetti esteri attirati dalle risorse messe a disposizione dal Pnrr. 
Sempre sul Pnrr, il decreto che il governo approverà lunedì, darà anche una risposta sul caro-materiali che rischia di bloccare i cantieri. 

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