E' quanto emerge dalla relazione conclusiva dell'attività di controllo sui "Finanziamenti destinati alla bonifica ambientale e alla rigenerazione urbana del comprensorio Bagnoli-Coroglio" nel periodo 2015-2018.
Nel giugno 2019, poi, il Commissario ha adottato lo stralcio urbanistico del Piano di risanamento ambientale e di rigenerazione urbana, con il quale è stata individuata la destinazione urbanistica dell'area all'interno del sito, step fondamentale per la programmazione delle opere di bonifica.
"Lo stesso, però - rileva la Corte - presenta criticità sia sotto il profilo della definizione delle strutture da realizzarsi, sia sotto quello di una non puntuale previsione finanziaria".
Risulta anche da affrontare con urgenza il problema della rimozione della "colmata a mare di cemento", considerando che non sono stati ancora individuati i siti nei quali destinare l'enorme quantità di materiali inquinati provenienti anche dal fondale marino circostante.
Ulteriore urgenza è rappresentata dall'ultimazione della bonifica dell'area ex Eternit, i cui fondi sono stati posti a disposizione del soggetto attuatore fin dal 2017.
"Pertanto è necessario assicurare - conclude la Sezione - la piena funzionalità della cabina di regia dell'intero intervento e delle relative conferenze dei servizi, al fine di giungere alla definizione di una cornice programmatica condivisa e della conseguente esecuzione del progetto di bonifica".
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