L'offerta, il cui valore complessivo è di circa 70 milioni di euro, è condizionata ad una serie di condizioni, tra cui il raggiungimento di adesioni pari al 90% del capitale sociale (soglia funzionale al successivo delisting della società), ma vanta già un impegno di adesione dei principali azionisti che detengono partecipazioni superiori al 5%. Fra questi la famiglia Ruini che ha il 50,4% del capitale, Quaestio Capital Management al 12,4% e First Capital con il 5,6% del Gruppo Bomi. E' previsto che l'Ad Marco Ruini reinvesta oltre il 40% dei proventi dell'adesione, pari al 5% del capitale post operazione.
In caso di esito positivo dell'offerta è previsto che il management del Gruppo Bomi e l'Amministratore Delegato, Marco Ruini, rimangano in carica, mentre André-Michel Ballester, Partner di ArchiMed, assumerà la carica di Presidente.
"ArchiMed intende sviluppare significativi investimenti, al fine di consentire a Bomi Group di espandersi più rapidamente, sia per linee
interne che per linee esterne", ha spiegato il numeor uno Marco Ruini, sottolineando "l'ingresso di un socio così forte e specializzato nel nostro settore all'interno del capitale di Bomi rappresenta un indubbio valore aggiunto per la realizzazione dei nostri ambiziosi
obiettivi di crescita".
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