Bollette, con i vincoli al prezzo del metano un risparmio di mille euro a famiglia

L’obiettivo è l'accordo su 40 euro per megawattora

Bollette, con i vincoli al prezzo del metano un risparmio di mille euro a famiglia
di Roberta Amoruso
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Mercoledì 1 Giugno 2022, 00:01 - Ultimo aggiornamento: 00:13

Battaglia vinta per l’Italia. Almeno per ora. La Commissione Ue tratterà con tutti i Paesi la fattibilità di un tetto al prezzo del gas. Il nostro Paese lo chiedeva da mesi, È la strada per dare un taglio secco alle bollette di oggi che, nonostante il calo del gas prezzi, scontano ancora quattro volte quelli dei tempi normali. Fissare un prezzo pari alla metà di quello attuale di mercato (ieri il gas ad Amsterdam è stato fotografato a 94 euro per megawattora) significa un risparmio netto in bolletta di circa il 40%. Ma soprattutto questa nuova rotta servirà a tagliare i picchi possibili, come ha spiegato più volte il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Naturalmente il peso di questa misura dipenderà molto dalle modalità. Dipenderà dal livello del tetto. Ma anche dalle compensazioni possibili. Chi pagherà la differenza tra il tetto e i prezzi di mercato? Nel caso del tetto fissato da Spagna e Portogallo a rimetterci non è Mosca. In piccola parte il conto sarà pagato dai consumatori. Ma saranno soprattutto i produttori a rinunciare a una parte degli extraprofitti di questi mesi. L’effetto sulle bollette per famiglie e imprese potrà arrivare a un taglio appunto di circa il 40% se si arriverà a un tetto di 40-45 euro per megawattora. Ma anche nell’ipotesi di un prezzo di 60 euro, pari a quello medio degli ultimi 10 anni, il risparmio sarebbe di almeno il 30%.

Bollette ridotte per famiglie e imprese solo se scatterà il tetto anti-speculazione: l'ipotesi 40-50 euro per megawattora

LE STIME

Secondo le stime di Arera la spesa per la bolletta elettrica di una famiglia-tipo nell’anno scorrevole (tra luglio 2021 e giugno 2022) sarà di circa 948 euro, +83% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente.

Nello stesso periodo, la spesa per la bolletta gas sarà di circa 1.652 euro, con una variazione del +71% rispetto ai 12 mesi dell’anno precedente. Quindi per avvicinarsi alla spesa energetica di un anno fa il taglio dovrebbe essere proprio del 40% per un risparmio medio di oltre 1.000 euro tra luce e gas.

 

IL MECCANISMO

A pesare sul tavolo saranno anche i costi reali di approvvigionamento del gas. Perché l’obiettivo dell’Europa deve essere quello di riconoscere la giusta remunerazione agli importatori senza affossare i consumatori tenendo conto proprio dei prezzi registrati alla dogana, quelli non influenzati dalla speculazione. L’Italia per esempio paga il gas tra i 17 e i 63 euro per megawattora alla dogana. Come spiegava di recente alla Camera Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, un prezzo congruo può essere addirittura 35 euro per megawattora. Non solo perché un anno fa il gas costava non più di 20 euro, ma perché sarebbe utile avere come riferimento anche il prezzo del gas che arriva dagli, pari a 25 euro per megawattora. Anche considerando i costi di trasporti, si arriva a 35 euro per megawattora, prezzi considerati per anni molto generosi dagli esportatori. Prezzi ben lontani da quelli stellari raggiunti a marzo quando il gas è arrivato al Tff di Amsterdam anche a quota 350 euro per megawattora. 
Tra i dettagli da discutere, oltre al “cap” ci sono le modalità. Il modello potrebbe essere quello iberico dove i produttori continueranno ad acquistare il combustibile sui mercati internazionali allo stesso prezzo. Il limite di 40 euro a megawattora si applicherà nella fase successiva, alla vendita di energia ai consumatori con contratti di fornitura a prezzo variabile che saranno chiamati a pagare alle centrali a gas una compensazione per la vendita sottocosto. Il risultato finale sarà comunque un taglio secco.

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