Il nuovo decreto da 5 miliardi per le bollette di luce e gas è pronto e domani arriva in Consiglio dei ministri. Il provvedimento, che contiene le misure per calmierare le tariffe nel secondo trimestre dell'anno, confermerà gran parte delle misure già in vigore che scadono il 31 marzo. Anche se la spesa per le casse pubbliche, considerato che i prezzi delle materie prime rispetto a qualche mese fa sono drasticamente calati, sarà decisamente più bassa. Venerdì il prezzo del gas sul mercato di Amsterdam ha chiuso intorno a 41 euro al megawattora, un livello che è quasi un decimo del picco di 341 euro toccato nell'agosto dello scorso anno.
Per il metano, nel periodo aprile-giugno, l'Iva continuerà ad essere ridotta al 5%, così come resteranno azzerati gli oneri di sistema, quelle voci di spesa non legate ai consumi ma relative ad attività di interesse generale per il sistema energetico pagate dai clienti finali (come per esempio nella bolletta della luce il costo dello smantellamento delle centrali nucleari). Nei mesi scorsi l'eliminazione di questi balzelli ha permesso - a un costo però altissimo per lo Stato - di attenuare l'impatto dei rincari sulla spesa delle famiglie.
Per l'elettricità invece gli oneri saranno ripristinati, ma con una serie di sconti che il ministero dell'Economia sta mettendo ancora a punto nei dettagli e che garantiranno comunque un calo delle tariffe. La nuova "compensazione" allo studio dovrebbe insomma consentire un taglio in percentuale delle bollette pari a quello che era garantito dalla cancellazione degli oneri.
La vera novità arriverà però dal primo ottobre, in coincidenza con l'inizio della prossima stagione fredda e non più, come ipotizzato in un primo momento, a partire da luglio. Nel quarto trimestre dunque verrà introdotto un nuovo bonus destinato a tutte le famiglie senza limiti di reddito. Una sorta di compensazione che scatterà quando il prezzo del gas supererà una certa soglia e che dovrebbe incentivare la riduzione dei consumi. In sostanza ci sarà una fascia di utilizzo standardizzata che beneficerà di un prezzo calmierato, più basso di quello di mercato (il livello è ancora in via di definizione). Man mano che i consumi saliranno, anche il prezzo crescerà. Un meccanismo a "soglie" simile a quello usato per il calcolo delle tariffe dell'acqua. L'intenzione del governo è infatti quella di legare il prezzo ai consumi, premiando le famiglie che risparmiano energia.
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