Bollette aumento, il piano Draghi da 5 miliardi contro la stangata su luce e gas

L'obiettivo è calmierare al 30% gli aumenti che si prevedono per l'inizio dell'anno prossimo

Bollette aumento, il piano Draghi da 5 miliardi contro la stangata su luce e gas
di Alberto Gentili
4 Minuti di Lettura
Domenica 24 Ottobre 2021, 08:26 - Ultimo aggiornamento: 09:59

Mario Draghi getta sul piatto oltre 5 miliardi per mitigare la stangata sulle bollette del gas e della luce da qui alla primavera del prossimo anno. L'obiettivo, per evitare che a Natale molte famiglie si trovino di fronte alla scelta se scambiarsi i regali o restare al freddo, è calmierare i nuovi rincari di circa il 30%. «Non è molto, ma ciò che è possibile fare in base alla compatibilità dei conti. E comunque si tratta di un aiuto concreto», dicono fonti di governo.
Per le bollette dell'anno in corso, che prevedono aumenti del 40% della luce e del 30% del gas, il Tesoro attingerà ai 3 miliardi stanziati con il decreto del 23 settembre. E procederà con le misure già introdotte a inizio mese con l'azzeramento per tutti gli utenti degli oneri di sistema e con la riduzione al 5% dell'Iva. E per circa 3 milioni di famiglie non abbienti con «il tendenziale azzeramento dei rincari», come dicono a Palazzo Chigi. In più, per mitigare gli aumenti delle bollette nel prossimo anno, il governo ha già previsto nella Legge di Bilancio 2 miliardi che potrebbero aumentare fino a 2,4 miliardi durante l'iter parlamentare di approvazione del provvedimento.

Pane, latte e verdure, ecco il caro spesa: 1.500 euro a famiglia

Caro bollette, cosa cambia con la Manovra?


Ma andiamo con ordine. Il decreto contro il caro bollette ha previsto un primo intervento di circa 2 miliardi di euro sulle utenze elettriche per attenuare gli oneri di sistema (principalmente della componente della bolletta della luce che fa riferimento alla spesa che l'utente sostiene per incentivare lo sviluppo e la cogenerazione delle energie rinnovabili) a favore di famiglie e piccole imprese. Il taglio dell'Iva, per un importo di 480 milioni, riguarda i «gas per usi civili e industriali» fino a dicembre. Attualmente l'Iva è al 10% sui primi 480 standard per metro cubo consumati, per poi aumentare fino al 22%.
Inoltre è previsto, con una spesa di ulteriori 480 milioni, il potenziamento del bonus sociale energia.

Il bonus bolletta è già attivo dal 1° luglio 2021 sotto forma di sconto automatico nelle bollette di luce, gas e acqua, ed è riservato alle famiglie numerose e ai cittadini in situazione di difficoltà economica. Il bonus è riconosciuto in base all'Isee e gli sconti sono automatici senza che si debba presentare domanda. Le condizioni necessarie per avere diritto ai bonus sono: «Appartenere a un nucleo familiare con indicatore Isee non superiore a 8.265 euro; appartenere a un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico e indicatore Isee non superiore a 20.000 euro; appartenere a un nucleo familiare titolare di reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza».


LE SCELTE PER IL 2022
Per il prossimo anno, si diceva, nella legge di bilancio verranno stanziati 2 miliardi, «cifra che potrà crescere un po' durante l'iter di approvazione del provvedimento, fino ad arrivare a 2,3-2,4 miliardi», spiegano al Tesoro. Le previsioni a livello internazionale stimano però che verso la metà del 2022 il conto energetico e il costo di luce e gas dovrebbero scendere per tornare (quasi) ai livelli precedenti. Perciò nel governo si spera di non dover varare altri provvedimenti di spesa, ritenendo sufficienti i fondi stanziati in legge di bilancio per coprire il primo semestre del prossimo anno. «Ma nel caso in cui questa diminuzione non dovesse verificarsi», dicono fonti di governo, «saremo pronti a intervenire con ulteriori stanziamenti per mitigare l'impatto dei rincari delle bollette sulle famiglie». In questo caso verrebbe varato un ulteriore decreto, così com'è avvenuto quest'anno.
A lanciare l'allarme sugli aumenti anche per il 2022 è stato nelle ultime ore Stefano Besseghini, presidente dell'Arera (l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente): «Se le previsioni di questi giorni dovessero mantenersi, si profilerebbe per il primo quadrimestre del prossimo anno un ulteriore, significativo, aumento dei prezzi per i servizi di tutela che determinerebbe una situazione analoga a quella dello scorso trimestre». Insomma, almeno l'inizio del 2022 sarà uguale alla fine di quest'anno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA