Bollette luce e gas, bonus casa, incentivi auto: ecco tutte le misure del nuovo decreto

Quello appena varato è il quarto intervento emergenziale messo in campo dal governo per mitigare il caro-energia

Bollette luce e gas, bonus casa, incentivi auto: ecco tutte le misure del nuovo decreto
di Giusy Franzese
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Sabato 19 Febbraio 2022, 16:13 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 11:24

Sconti in bolletta per le famiglie bisognose e per le imprese, semplificazioni delle procedure per l'installazione di nuovi impianti di energia rinnovabile su edifici privati e pubblici, aumento della produzione di gas dai giacimenti nazionali, ma anche regole più chiare e più certe sui bonus edilizi e incentivi per l'acquisto di auto ibride di ultima generazione. E' un decreto «poderoso» (così lo ha definito il premier Draghi) quello varato venerdì 18 febbraio dal governo: circa 8 miliardi di euro complessivi, di cui 6 soltanto per le misure contro il caro-bollette. Quello appena varato è il quarto intervento emergenziale messo in campo dal governo per mitigare il caro-energia: il primo era a valere sulle bollette del terzo trimestre 2021 con unostaziamnto di 1,2 miliardi di euro; sono seguiti altri 3,5 miliardi di euro nel quarto trimestre 2021 e poi ulteriori 5,5 miliardi per i primi tre mesi del 2022. Questo nuovo servirà come sostegno da aprile a giugno.

Famiglie 

Alle famiglie va una fetta importante di aiuti,  2,6 miliardi, che serviranno in sostanza per lo sconto delle bollette luce e gas.

In pratica l’Arera annullerà  nelle bollette luce anche per aprile, maggio e giugno gli oneri generali di sistema alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW. Si tratta di una tassa fissa, non legata al costo dell’elettricità, che pesa sulle bollette circa il 10%. 

I clienti domestici «economicamente svantaggiati» o «in gravi condizioni di salute» e i clienti domestici possono inoltre usufruire  «per il secondo trimestre del 2022» del bonus sociale.  Va ricordato che il bonus integrativo per il primo trimestre del 2022 è pari in media a 200 euro per la luce e 400 euro per il gas, riuscendo così ad assorbire i rincari di inizio 2022. 

Confermato anche il taglio dell’Iva sul gas. Le somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali contabilizzate nelle fatture emesse per i consumi stimati o effettivi dei mesi di aprile, maggio e giugno 2022  sono assoggettate all’aliquota Iva del 5 per cento. Ma se «le somministrazioni di cui al primo periodo sono state contabilizzate sulla base di consumi stimati», spiega il provvedimento, l’aliquota Iva del 5 per cento si applica anche alla differenza derivante dagli importi ricalcolati sulla base dei consumi effettivi riferibili al secondo trimestre.ento strutturale per aumentare la produzione di gas italiano che può essere venduto a prezzi più bassi». Taglio netto anche agli oneri di sistema sulle bollette del gas del secondo trimestre prossimo. In questo caso, non si tratta di un azzeramento, ma di una riduzione dei costi fissi in bolletta. 

Le agevolazioni previste rimangono riservate alle le famiglie con Isee inferiore a 8.265 euro. Per nuclei con almeno 4 figli a carico invece non si devono superare i 20.000 euro di Isee. Gli incentivi spettano anche alle famiglie che percepiscono reddito o pensioni di cittadinanza.

Imprese

Per aiutare le imprese ad affrontare bollette alle stelle, il decreto mette sul piatto circa 2,9 miliardi di euro. Anche in questo caso saranno azzerati gli oneri generali di sistema per le utenze  con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione. Prorogato il credito d'imposta per le imprese energivore. Viene inoltre introdotto un nuovo contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, in favore delle imprese gasivore. 

Per promuovere  la produzione di energia elettrica rinnovabile e l’autoconsumo per le Pmi nasce il «Fondo Rinnovabili Pmi» con una dote di 267 milioni. E arriva il credito d’imposta per le imprese che effettuano investimenti per l’efficienza energetica e promuovono la produzione di energia da fonti rinnovabili nelle regioni del Sud, pari a 145 milioni di euro all’anno per il biennio 2022 e 2023. Rientrano nell’agevolazione «gli investimenti per conseguire» maggiore «efficienza energetica e per l’auto produzione di energia da fonti rinnovabili nell’ambito delle strutture produttive».

Enti locali

Salvare i servizi per le famiglie è stata un’altra priorità per il governo. Non può mancare la luce per le strade, o l’elettricità e il riscaldamento nelle scuole, negli ospedali e negli uffici pubblici. Così nel decreto approvato dal Consiglio dei ministri ci sono anche aiuti per gli enti locali, circa 700 milioni, per Regioni, Province e Comuni. Il realtà come ha spiegato il vice ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli il sostegno arriva a 1,7 miliardi di euro, se si considera anche l’integrazione del Fondo per la Rigenerazione urbana (900 milioni) e il Fondo per la revisione dei prezzi dei materiali nei contratti pubblici altri 100 milioni.

Bonus edilizi

Le cessioni multiple dei crediti, che il governo aveva eliminato nel decreto anti-frodi,  tornano di nuovo possibili ma con limiti e nuove sanzioni più dure per chi
truffa lo Stato. Al massimo comunque potranno essere tre e contraddistinte da un "bollino" per individuare sempre la provenienza originale durate i vari passaggi. 

In particolare dopo la cessione del primo richiedente, sono consentite soltanto «due ulteriori cessioni» ma solo se effettuate «a favore di banche e intermediari finanziari iscritti
all'albo». Inoltre «al credito è attribuito un codice identificativo univoco, da indicare nelle comunicazioni delle eventuali successive cessioni». Le disposizioni si applicano alle cessioni inviate all'Agenzia delle Entrate  dal primo maggio 2022.

Per contrastare le frodi arrivano multe e anche il carcere per il «tecnico abilitato» che, nelle asseverazioni necessarie per ottenere i bonus edilizi, «espone informazioni false o omette di
riferire informazioni rilevanti sui requisiti tecnici del progetto di intervento o sulla effettiva realizzazione», oppure «attesta falsamente la congruità delle spese». La reclusione va
da due a cinque anni e la multa da 50.000 a 100.000 euro. Pena aumentata «se il fatto è commesso per conseguire un ingiusto profitto per sé o per altri».
Infine, viene introdotta anche una norma a tutela del lavoro proposta dal ministro Andrea Orlando: i bonus saranno concessi solo a chi applica contratti collettivi nazionali di settore
stipulati dalle organizzazioni più rappresentative. Una misura che garantisce formazione e maggiore sicurezza per chi lavora nei cantieri.

Auto

Per il settore auto arriva 1 miliardo di risorse all'anno per i prossimi 8 anni. Il fondo per l'automotive ha l'obiettivo di «favorire la transizione verde, la ricerca, la riconversione e riqualificazione dell'industria del settore automotive, nonchè per il riconoscimento di incentivi all'acquisto di veicoli non inquinanti, è istituito un fondo nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico». Una parte quindi di questi soldi andranno agli incentivi per l'acquisto ai auto ibride. Sarà un successivo decreto a stabilire il tetto delle agevolazioni e i modelli per cui spetta.

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