Bollette, Arera stima 2,4 miliardi di euro per i bonus sociali 2022

Bollette, Arera stima 2,4 miliardi di euro per i bonus sociali 2022
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Lunedì 22 Novembre 2021, 13:30
(Teleborsa) - Le misure messe in campo dal Governo consentono di mantenere invariate le tariffe per oltre 3 milioni di famiglie che percepiscono i bonus sociali energia e gas. Per queste famiglie da luglio è definitivamente attivo l'automatismo che consente a chi ne ha diritto (nuclei con Isee non superiore a 8.265 euro, 20mila se con più di 3 figli) di trovarsi il bonus di sconto direttamente accreditato in bolletta. Un automatismo
che – secondo le stime dell'Autorità per l'energia, le reti e l'ambiente (Arera) farà lievitare la spesa per la copertura dei bonus sociali a quasi 2,4 miliardi di euro. Nel dettaglio nel 2022 la spesa prevista dall'Arera è di 1,9 miliardi di euro per il settore energetico (1 miliardo per l'energia elettrica e 900 milioni per il gas) e 480 milioni per il settore ambientale (180 milioni per l'idrico e 300 milioni per i rifiuti).

"Il vertiginoso aumento costi dell'energia sostenuti dalla famiglia e imprese nell'ultimo semestre preoccupa enormemente questa autorità ben consapevole che il prezzo dell'energia elettrica e del gas naturale rappresenta un fattore strategico per la crescita e il riequilibrio economici di famiglie e imprese nel nostro Paese" ha affermato il presidente dell'Arera Stefano Besseghini in audizione, lo scorso 10 novembre, presso la Commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera dei Deputati. Ma se il dl Bollette, del valore di circa 3,5 miliardi di euro (inclusa la riduzione dell'Iva sul gas) consente di attenuare i costi dell'energia elettrica e del gas per 29 milioni di famiglie e 6 milioni di utenze elettriche non domestiche, in larghissima parte micro e piccole imprese e di neutralizzare l'aumento dei prezzi per i titolari dei bonus sociali, ossia le famiglie svantaggiate e gli utenti in gravi condizioni di salute, per l'Autorità è necessario un intervento che coinvolga la collettività in particolare sugli oneri generali di sistema. "Le disposizioni contenute nel decreto legge in via di conversione, oltre a contribuire al finanziamento delle riduzioni fiscali hanno permesso di azzerare i livelli delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali di sistema solo per il quarto trimestre 2021. In assenza di ulteriori interventi – ha avvertito Besseghini – pertanto agli aumenti legati ai prezzi delle commodity – si aggiungerebbero quelli legati a un ripristino ancorché graduale delle componenti a copertura degli oneri generali di sistema. Al momento il governo ha approvato il disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e il bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024 e ha disposto che questa Autorità riduca le aliquote relative agli oneri generali di sistema fino a concorrenza dell'importo di due miliardi di euro trasferiti a tal fine alla cassa dei servizi energetici ambientali entro il quindici febbraio 2022 al fine di contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale nel primo trimestre del prossimo anno. Nel complesso si stima che la dimensione del fabbisogno totale di competenza due mila ventidue per il supporto alle fonti rinnovabili la cosiddetta componente Asos potrebbe aggirarsi intorno ai 10 miliardi di euro con una riduzione di poco più di un miliardo rispetto al fabbisogno previsto per il 2021 che è stata di circa 11 miliardi. Non sono invece previste significative diminuzioni almeno per il prossimo anno del fabbisogno complessivo degli altri oneri generali la cosiddetta componente Arim destinata piuttosto ad aumentare in virtù degli impatti degli aumenti dei prezzi sugli oneri relativi al bonus sociale e al regime speciale per le ferrovie".

BONUS SOCIALI – Dal 1 gennaio 2021 tutti i bonus sociali per disagio economico – elettrico, gas, idrico – saranno riconosciuti automaticamente ai cittadini/nuclei familiari che ne hanno diritto, senza che questi debbano presentare domanda. Le condizioni necessarie per avere diritto ai bonus per disagio sono: appartenere ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro, oppure
appartenere ad un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20mila euro, oppure
appartenere ad un nucleo familiare ritolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza. Uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve essere intestatario di un contratto di fornitura elettrica e/o gas e/o idrica con tariffa per usi domestici e attivo, oppure usufruire di una fornitura condominiale gas e/o idrica attiva. Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per tipologia – elettrico, gas, idrico – per anno di competenza. Per ottenere i bonus per disagio economico dal 2021 è sufficiente che il cittadino/nucleo familiare presenti la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l'attestazione ISEE utile per le differenti prestazioni sociali agevolate. Il valore del bonus dipende dal numero di componenti della famiglia anagrafica Per il 2021 i valori del bonus elettrico sono i seguenti: 1-2 componenti (128 euro); 3-4 componenti (151 euro); oltre 4 componenti (177 euro). Per il bonus gas, gli importi previsti sono invece differenziati rispetto alla categoria d'uso associata alla fornitura di gas, alla zona climatica di appartenenza del punto di fornitura e al numero di componenti della famiglia anagrafica: da 67 euro della zona climatica A/B per acqua calda sanitaria e/o uso cottura più riscaldamento a 170 euro della zona F per le famiglie fino a 4 componenti, da 93 euro della zona climatica A/B per acqua calda sanitaria e/o uso cottura più riscaldamento a 245 euro per famiglie con oltre 4 componenti.




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