Bollette, basta aiuti per tutti: tariffe in base ai consumi con importi crescenti

Verso il ritorno parziale degli oneri di sistema. Possibile decreto del governo in settimana

Bollette, basta aiuti per tutti: tariffe in base ai consumi: ipotesi meccanismo a scaglioni con importi crescenti
di Andrea Bassi
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Martedì 21 Marzo 2023, 00:06 - Ultimo aggiornamento: 12:06

Tariffe a scaglioni come quelle dell’acqua, per cui più si consuma più si paga. O, al contrario, un premio, tramite l’azzeramento degli oneri di sistema, a chi risparmia energia rispetto all’anno precedente. Il governo ha deciso che gli aiuti alle bollette saranno prorogati anche dopo il 31 marzo, data in cui andranno a scadenza i sostegni dell’ultima manovra di Bilancio. E fino alla tarda serata di ieri erano ancora in corso le simulazioni per scegliere la via più adatta. L’intervento ci sarà con un decreto legge che sarà approvato forse già giovedì, o al massimo entro i primi giorni della prossima settimana. Un provvedimento che sarà finanziato sostanzialmente con i risparmi dei vecchi incentivi, che hanno avuto un “tiraggio” inferiore a quanto previsto. Le risorse libere sarebbero di circa 5-6 miliardi. Ma come funzioneranno i nuovi aiuti a famiglie e imprese? La decisione finale, come detto, non è ancora stata presa, perché il governo ha chiesto all’Arera, l’Autorità dell’Energia, si simulare l’impatto di diverse opzioni. Il nodo centrale da affrontare per quanto riguarda le famiglie è che, senza nessun intervento, dal prossimo primo aprile nelle bollette farebbero il loro “ritorno” gli oneri di sistema.

Bonus famiglia in bolletta, cambiano gli incentivi: da luglio tariffe più basse per chi riduce i consumi

Si tratta di una serie di voci «improprie» che gravano nelle bollette e che sono state temporaneamente cancellate garantendo un risparmio consistente ai consumatori. La principale ipotesi sul tavolo, per adesso, è che gli oneri di sistema possano essere “parzialmente” reintrodotti. Alcuni potrebbero insomma, tornare ad essere pagati in bolletta, mentre altri rimarrebbero fuori. Si tratterebbe comunque, di una operazione che consentirebbe di garantire uno sconto simile a quello attuale visto che il prezzo del gas è sceso dai picchi dei 150 euro al Megawattora fino a 40 euro circa. In questo modo dal primo aprile, grazie alla riduzione del prezzo del gas e nonostante il ritorno parziale degli oneri di sistema in bolletta, il governo sarebbe comunque in grado di garantire una riduzione del costo dell’elettricità per le famiglie di circa il 20-25 per cento. Sulla proroga dell’azzeramento degli oneri di sistema il governo, ha spiegato il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, «ne discuterà in consiglio dei ministri.

In questo momento - ha aggiunto - ci sono ancora i tavoli tecnici che fanno le simulazioni, ci porteranno la proposta e su quello valuteremo». C’è poi l’ipotesi del “bonus famiglia”, ossia un prezzo calmierato per chi riduce i consumi, spinto soprattutto dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Questo progetto al momento, sembrerebbe avere la necessità di più tempo per essere strutturato. Il bonus famiglia, dunque, potrebbe partire dal mese di luglio. Ma come dovrebbe funzionare? 

 

IL MECCANISMO

Il meccanismo che si sta “testando” è quello oggi utilizzato per le tariffe dell’acqua. Ci sarebbe una tariffa base uguale per tutti i consumatori, e poi tariffe crescenti in base ai consumi ponderate per il numero dei componenti il nucleo familiare. Insomma, verrebbero fissate delle soglie di consumo, superata ognuna delle quali il prezzo salirebbe. L’idea sarebbe quella di incentivare il risparmio energetico. L’altra ipotesi sul tavolo, invece, è di dare “premi” a chi risparmia, magari garantendo l’azzeramento totale degli oneri solo per chi consuma meno dello scorso anno. Dovrebbe invece, essere confermato il cosiddetto “bonus sociale”, lo sconto in bolletta per le famiglie che hanno un Isee fino a 15 mila euro.

C’è poi il capitolo imprese. Le aziende godono di uno sconto sul prezzo della luce e del gas attraverso il meccanismo del credito di imposta e che può arrivare fino al 45 per cento della bolletta. Anche in questo caso il governo è intenzionato a tenere conto dei nuovi valori del prezzo del metano sui mercati internazionali. Aiutare le imprese con il prezzo oltre i 150 dollari è diverso dal dare sostegni con il prezzo sceso ai livelli precedenti allo scoppio della guerra in Ucraina. In questo caso, come aveva anticipato il sottosegretario all’Economia Sandra Savino in un’intervista al Messaggero, l’intenzione è quella di fissare un valore soglia del prezzo del gas, superato il quale scatterebbero gli aiuti. 

 

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