Bnl, risultati in crescita nel terzo trimestre

Bnl, nel terzo trimestre sale l'utile ante imposte
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Martedì 3 Novembre 2020, 11:30 - Ultimo aggiornamento: 13:15

Bnl in crescita nel terzo trimestre dell'anno. L'istituto controllato dal gruppo francese Bnl Paribas, dopo l'attribuzione di un terzo dei risultati del Private Banking Italia alla linea di business Wealth Management (divisione International Financial Services), ha realizzato un utile ante imposte pari a 115 milioni, in aumento del 16,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. Gli impieghi sono in aumento del 3,4% rispetto al terzo trimestre 2019 (+6%, al netto dei crediti deteriorati). I costi operativi, pari a 426 milioni, sono in calo del 4,6% rispetto al terzo trimestre 2019.

Per i primi nove mesi del 2020, si legge ancora in una nota, il margine di intermediazione è in calo del 2,2% rispetto ai primi nove mesi del 2019, attestandosi a 1,977 miliardi di euro. Il margine di interesse è in calo dell’1,4%, a causa del contesto di tassi bassi e del posizionamento su una clientela con un migliore profilo di rischio, parzialmente compensati dalla crescita dei volumi. Le commissioni registrano un calo del 3,5% rispetto ai primi nove mesi del 2019, in particolare a causa della contrazione delle commissioni finanziarie dovuta al calo dei volumi di transazioni. I costi operativi, pari a 1,313 miliardi di euro, sono in calo del 2,7% rispetto ai primi nove mesi del 2019 e registrano l’effetto delle misure di riduzione dei costi e di adattamento (piano di pensionamento “Quota 100”). Dopo l’attribuzione di un terzo dei risultati del Private Banking Italia alla linea di business Wealth Management (divisione International Financial Services), Bnl nei nove mesi genera un utile ante imposte pari a 273 milioni, in aumento del 4,5% rispetto ai primi nove mesi del 2019

Per quanto riguarda il gruppo Bnp Paribas, nel terzo trimestre dell'anno l'utile netto è stato invece di 1,894 miliardi, con una flessione del 2,3% rispetto al terzo trimestre 2019. Al netto degli elementi straordinari si attesta a 1,94 miliardi (-8,3%). I primi nove mesi si chiudono con un utile netto di 5,475 miliardi, in calo del 13,4% rispetto ai primi nove mesi del 2019. Al netto degli elementi straordinari, il risultato si attesta a 5,377 miliardi (-15%). Al 30 settembre il «common equity Tier 1 ratio» di gruppo è pari al 12,6% ed è in aumento di 20 punti base rispetto al 30 giugno 2020, in particolare grazie all'accantonamento nelle riserve del risultato del trimestre. Le riserve di liquidità immediatamente disponibili del gruppo ammontano a 472 miliardi, «equivalenti ad oltre un anno di margine di manovra rispetto alle risorse di mercato».

«In un contesto economico che presenta dinamiche differenziate a seconda delle aree geografiche e dei settori, Bnp Paribas ha dato prova di resilienza grazie alla sua solidità finanziaria, alla sua diversificazione e alla potenza di esecuzione delle sue piattaforme - ha commentato il ceo Jean-Laurent Bonnafé -.

Il gruppo continua ad agire e ad impegnarsi con solidarietà per contribuire a limitare, per quanto possibile, l'impatto della crisi sanitaria».

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